FUMETTI
DEI CANI
Una
lacrima sul viso
Innestandosi
sulla tradizione dei miracoli a Milano, questo fumetto
offre una godibile rappresentazione del presente della
città, seppure in chiave comica. La statua
di una madonna piange in un quartiere della periferia
cittadina e la speculazione finanziaria vuole sfruttare
il fatto, a prescindere dalla sua veridicità,
per i propri affari. Ad opporsi è solo un piccolo
comitato di quartiere guidato da Jacopo Tosi, giovane
intellettuale impegnato e dotato di sorella bella
e altrettanto impegnata che risponde al nome di Valeria.
Proprio nell'interesse per Valeria si devono rintracciare
le ragioni del cimentarsi in questo comitato di Bruscu,
lavoratore precario con qualche piccolo precedente
penale che fa consegne di acqua minerale con la sua
apecar. Personaggio pop e assai poco serio Bruscu,
costretto dalla sua posizione sociale, tanto precaria
quanto il suo lavoro, com'è ovvio, sarà
l'unico a portare a termine con serietà il
suo impegno, quando il partito della speculazione
troverà il modo di toccare le corde giuste
del cuore dell'impegnato Jacopo Tosi. Si tratta di
una storia vivace e gagliarda che unisce alcuni stereotipi
della cultura di massa e la tradizione della commedia
all'italiana a uno sguardo tagliente e un po' amaro
sul nostro presente, nella quale il ritmo narrativo
e la mescolanza di stili linguistici e grafici raggiungono
risultati non privi di originalità.
In
occasione del Napoli Comicon, UNA LACRIMA SUL VISO
si è aggiudicato il Premio Micheluzzi 2006
per la migliore sceneggiatura per un libro a fumetti.
UNA LACRIMA SUL VISO
Testi: Giorgio Mascitelli
Disegni: Lorenzo Sartori
56 pagg. b/n
i CANI, 2005
Euro 2.50 / 4,00 (formati mini 10 x 15 cm e maxi 15
x 21)
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Il
13 di agosto
IL
13 DI AGOSTO prende le mosse da un classico delle
canzoni della "mala" milanese (La povera
Rosetta), che racconta l'assassinio di una prostituta
da parte di un questurino, il dolore che coglie tutta
la comunità malavitosa (la ligera) e le compagne
della vittima, la promessa della vendetta.
L'autore non indulge però all'osservazione
nostalgica di un sottomondo che non esiste più,
governato da un codice d'onore e da vincoli solidaristici
perduti, ma trasla l'episodio alla crudezza dei nostri
giorni. Per riuscire a ritrovare, in un ambito di
marginalità e devianza, un senso forte della
comunità e una solidarietà umana che
sono oggi estinti, ambienta la vicenda attorno a un
campo di zingari (categoria fra le più sputate
in faccia delle nostre città), facendone protagonisti
un poco di buono, figlio d'un emigrante italiano in
sudamerica, con un passato sanguigno e ribelle alle
spalle e un presente rassegnato a una delinquenza
mediocre, vissuta con monotonia impiegatizia -- e
una giovane schiava, "importata" dalla Romania
con l'ingannevole prospettiva di un onesto lavoro
e poi costretta a battere la strada.
Disegnato con matite nere pestate su carta ruvida,
IL TREDICI DI AGOSTO è un noir dalla narrazione
più propensa a suggerire che a descrivere,
che procede per ellissi azzardate, sia visive sia
testuali, e richiede al lettore una partecipazione
viva e attenta.
IL TREDICI DI AGOSTO
Testi e disegni: Lorenzo Sartori
28 pagg. b/n, 15 x 21 cm
i CANI, 2006
Euro 3,00
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SS35
dei Giovi - Terzo tratto
È
il terzo episodio di un'unica storia che cerca di
raccontare l'esistenza attraverso l'uso della figura
retorica della strada come metafora della vita.
Questo il senso del titolo di un viaggio a tappe che,
inserendosi nella tradizione narrativa del racconto
autobiografico, usa il personale come tramite per
affrontare temi che sono in realtà universali.
Così, mentre il PRIMO TRATTO narra della ricerca
dell'amore per lenire la solitudine dell'anima e il
SECONDO ragiona sullo sbiadire degli affetti e le
mutazioni di coscienza indotte dall'incedere del tempo,
questa terza tappa, con una scrittura che vede la
fusione di testo e immagini in un unico flusso di
coscienza, si propone di raccontare del conflitto
tra la realtà quotidiana ed il sogno.
E prova a farlo con un segno diafano, etereo, che
sfuma i contorni, per costruire una sequenzialità
onirica di tavole libere, che cercano di liberare
il ritmo dalla classica gabbia della suddivisione
in vignette, destrutturando così la narrazione
in favore di un linguaggio più lirico e sincero
che dà forma all'inconscio.
L'azione è dunque giocata tutta sul piano psicologico,
che impattando con quello fisico genera il cortocircuito
che permette di toccare temi come la malattia e la
presa di coscienza della morte come limiti alla libertà
del sentire umano.
SS35 DEI GIOVI - TERZO TRATTO
Testi e disegni: Salvo D'Agostino
56 pagg. b/n, 15 x 21 cm
i CANI, 2006
euro 4,00
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Capitan
Loop: Gorgo temporale
Capitan
Loop e il fido aiutante O'Hara sono finiti con la
loro astronave in un pericolosissimo gorgo temporale,
in cui gli eventi continuano a ripetersi in una spirale
dal potenziale esito mortale. Albo dopo albo, seguiremo
i loro disperati tentativi per tornare al nostro tempo,
fino all'inevitabile drammatico finale.
Un
fumetto sperimentale in cui oltre al tempo si ripetono
incessantemente anche i disegni. Infatti le trentuno
tavole su cui si snoda la vicenda sono state realizzate
con sei sole vignette replicate in molteplici maniere.
A cambiare, tavola dopo tavola, sono solo i dialoghi.
Ma
gli esperimenti non finiscono qui: Capitan Loop è
anche un fumetto quasi "open source". Un'opera
aperta in cui è data ai lettori la possibilità
di realizzare i propri episodi della saga. Chi vuole
può infatti scaricare dal sito dei CANI (www.arfarf.it/loop.html)
le sei vignette disegnate da Andrea Rossi e impiegarle
come meglio crede per creare nuove avventure del capitano.
Spedendo il risultati ottenuti ai CANI sarà
anche possibile, se piaceranno, venire pubblicati
on line.
Capitan
Loop è il remake di un fumetto di Andrea Pasini
e Giuseppe Mangoni, realizzato in edizione privata
nel 1991.
CAPITAN LOOP: GORGO TEMPORALE
Testi: Andrea Pasini
Disegni: Andrea Rossi
6 albi indivisibili, 60 pagine b/n (incluse copertine),
21 x 15 cm
i CANI, 2006
Euro 4,50
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Dove
trovarli?
http://www.arfarf.it
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