GALAXY
EXPRESS 999

Titolo
originale: 999 Ginga Tetsudo Suri Nain Personaggi: Tetsuro Hoshino,
Maetel, Conduttore, Claire, Capitan Harlock, Emeraldas, Antalius, Conte meccanico,
Regina Prometheum Autori: Leiji Matsumoto Produzione: Toei
Animation Regia: Nobutaka Nishizawa, Masayuki Akehi
| Nazione:
Giappone Anno: 14 settembre 1978 Trasmesso in italia: 1982 Genere:
Anime / Fantascienza Episodi: 113 Durata: 25 minuti Età
consigliata: Ragazzi dai 6 ai 12 anni | Il
cartone animato giapponese Galaxy Express 999 (Ginga Tetsudo 999 il titolo originale)
è tratto dal fumetto manga di Lejii Matsumoto (lo stesso autore di Capitan
Harlock) ed è stato realizzato dalla Toei Animation nel 1978. Divisa
in 113 episodi, la serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia
su Rai Due nel febbraio del 1982. La
storia è ambientata in un lontano futuro, quando la tecnologia ha raggiunto
dei livelli tali da sovrastare lo stesso genere umano. La differenza fra i ricchi
e i poveri è ancora più marcata, in quanto mentre la maggior parte
degli uomini vive in condizioni di miseria e degrado, i più facoltosi abitanti
di Megalopolis hanno raggiunto l'immortalità, grazie all'acquisto di costosissimi
corpi meccanici. Come se non bastasse, considerano gli altri uomini alla stregua
degli animali da preda, al punto che si divertono a "cacciarli" e a
ucciderli. Questa
è la sorte che tocca alla madre del giovane Masai (Tetsuro Hoshino nella
versione originale), che viene uccisa dal conte Mecha per puro divertimento. In
punto di morte, chiede a Masai di imbarcarsi sul Galaxy Express 999 per dirigersi
verso il pianeta di Andromeda, dove potrà ottenere gratuitamente un corpo
meccanico e con esso l'immortalità e la libertà. Il ragazzo segue
il consiglio, con in mente il proposito di vendicarsi ed uccidere il conte Mecha.
Il primo ostacolo che incontra è il costosissimo prezzo del biglietto per
salire sul Galaxy Express 999, un'astronave spaziale simile in tutto e per tutto,
ad un treno di fine ottocento come l'Orient Express, che arriva sino al pianeta
di Andromeda.
 Il
ragazzo non ha certo i soldi per acquistare il biglietto, pertanto decide di rubarlo.
Viene però scoperto e stà per essere arrestato, fino a quando non
interviene in suo aiuto una donna bellissima, vestita di nero, dai lunghi capelli
biondi che gli paga il biglietto in cambio della sua compagnia, nel lungo viaggio
che li porterà sul pianeta Andromeda: il nome della donna è Mashia
(Maetel nella versione originale). La donna misteriosa consegnerà a Masai
anche una particolare pistola, chiamata Cosmic Gun, l'unica in grado di uccidere
un uomo meccanico. A questo punto la fisionomia del "pistolero" Masai
è ben delineata, visto che veste con un poncho e un cappello a falde larghe,
ma con una statura molto al di sotto della media. Sul treno condividono il viaggio
con il Controllore, un uomo con gli occhi luminosi, nascosti dall'ombra del cappello,
molto severo per quanto riguarda il rispetto delle regole del Galaxy Express 999,
che tuttavia non disdegna di dare una mano d'aiuto ai due protagonisti, nel corso
delle loro avventure. Durante le tappe sui vari pianeti Masai e Mashia si imbatteranno
in diversi personaggi e situazioni, entro le quali il ragazzo avrà modo
di imparare molte cose, che lo faranno maturare e crescere. Nel corso delle varie
avventure arriverà anche il faccia a faccia con il conte Mecha e Masai,
grazie alla Cosmic Gun, avrà modo di vendicare la morte di sua madre.
Con
il passare del tempo perde l'entusiasmo per l'acquisizione di un corpo meccanico,
in quanto si accorge che coloro che hanno avuto l'immortalità tramite questo
artificio, sono in realtà persone profondamente insoddisfatte e alcune
di queste tentano addirittura il suicidio, per non riuscire a reggere il peso
dell'eternità. Una di queste è Crystal Claire, la quale lavora a
bordo del 999 e vive in un corpo trasparente, privo di calore umano. All'arrivo
su Andromeda incontrano la regina Promesium, che è in realtà la
madre di Maisha. Si scopre che Maisha lavora al servizio di sua madre per procurale
i corpi umani, che servono per la realizzazione delle macchine. Masai doveva quindi
essere una vittima predestinata, ma Mashia cambia idea e si ribella a sua madre
e con l'aiuto di suo padre, il Dr. Ban, distrugge il pianeta Andromeda e la regina
Promesium, per poi fuggire nuovamente sulla terra. Maisha ha in realtà
possiede un corpo umano, che può sostituire tutte le volte che diventa
vecchio, consentendole la vita eterna. Una volta tornato sulla terra Masai saluta
Maisha, che riparte sul Galaxy Express 999 verso una ignota destinazione.
Come
in tutte le opere di Lejii Matsumoto, anche Galaxy Express ha dei ritmi narrativi
lenti e meditativi, tali da mettere in risalto i dialoghi dei personaggi e la
loro introspezione psicologica. Si respirano infatti grandi ideali e il tema ricorrente,
già trattato su Capitan Harlock, delle prepotenze dei ricchi sui potenti
e della superficialità e arroganza dell'uomo moderno, che schiaccia tutto
con la sua ottusità e brama di potere. I disegni e le animazioni presentano
diverse imperfezioni, ma la stilizzazione dei personaggi ed in particolare delle
donne è lodevole, un autentico un marchio di fabbrica dell'autore. L'ambientazione
fantascientifica, va fuori dai classici generi stereotipati che andavano in voga
proprio in quegli anni, basti pensare alle migliaia di robot tutti molto simili
fra loro, che negli anni 80 hanno invaso i nostri teleschermi. L'idea di un treno
che viaggia sullo spazio, appare improbabile e bizzarra, ma si capisce che l'intento
è più "filosofico" che fantascientifico e tutto, va interpretato
sotto forma di metafora. Da segnalare anche la splendida colonna sonora di Nozomi
Aoki, che contribuisce all'atmosfera melanconica dell'anime giapponese. 
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