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Personaggi

COMUNICATO STAMPA

BilBOlbul. Festival Internazionale di fumetto
IIIª edizione

Bologna 4-8 marzo 2009
a cura di Hamelin Associazione Culturale

Il Festival è promosso da: Comune di Bologna, Assessorato alla Cultura della
Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Fondazione Del Monte, Cineteca di Bologna, Museo Civico Archeologico di Bologna, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Biblioteca Sala Borsa Accademia di Belle Arti di Bologna.
Anche l'edizione 2009 del Festival trova il forte sostegno del Gruppo Hera che da tre anni è a fianco di Hamelin in qualità di sponsor principale dell'iniziativa ma anche di promotore di progetti culturali che arricchiscono la manifestazione e fortificano il rapporto interattivo con il pubblico. Sponsor: Emilbanca Credito Cooperativo, Coop Adriatica, Librerie Coop, IGD, Legacoop Bologna, CNA Bologna, Di Giansante Hotels, Arci.
Al centro del Festival gli autori e il dialogo tra fumetto e le altre arti. Protagonisti della scena i numerosi autori nazionali e internazionali presenti al Festival con le loro opere, molte delle quali inedite in Italia. Punto di forza di BilBOlbul è riscoprire e approfondire attraverso una grande mostra, un convegno e un libro l’opera di un grande maestro del passato e del presente. La mostra antologica quest’anno è dedicata all’opera di Sergio Toppi tra i grandi maestri della storia del fumetto italiano. In questa edizione il Festival dedica anche tre grandi omaggi a importanti artisti: a Francesco Tullio Altan, una grande retrospettiva, ospitata nelle sale del Museo della Musica, un percorso tra i suoi romanzi a fumetti; allestita nella Pinacoteca di Bologna e di grande impatto visivo la personale di Charles Burns, tra i capiscuola della scena indipendente statunitense nonché tra i maestri del fumetto contemporaneo internazionale; la Cineteca accoglie la prima esposizione antologica, in Italia, dello svizzero Thomas Ott, fumettista diventato celebre grazie a un approccio assolutamente personale alla narrazione a fumetti.
La contaminazione tra fumetto e le altre arti e discipline punta quest’anno sul rapporto tra fumetto e storia, interpretata dalle opere di Altan, Angel de la Calle che dedica una mostra alla figura di Tina Modotti, e gli incontri con Sergio Bonelli, Bryan Talbot, Gianfranco Manfredi, David B., Pino Cacucci, Vittorio Giardino, Sara Colaone e Luca de Santis, Marino Neri e Michele Petrucci.
Focus in questa edizione su artisti provenienti da: Stati Uniti, Finlandia, Francia, Svizzera, Polonia. Nell’ambito dello stretto connubbio tra fumetto e cinema, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, il Festival presenta una rassegna di film, documentari e animazioni e cortometraggi. Teatro e musica si legano al mondo del fumetto con due reading al limite fra l’incontro e la performance, protagonisti i fumettisti GIPI e Otto Gabos.
Numerosi gli incontri con altri autori ospiti del Festival, oltre a quelli già citati: tra questi, artisti del calibro di Lorenzo Mattotti, Igort, Carlos Sampayo, Francesca Ghermandi, Paolo Bacilieri.
L’immagine dell’edizione 2009 è ideata dal gruppo di giovani fumettisti Superamici, che si sono liberamente ispirati a Bilbolbul, personaggio creato da Attilio Mussino per il Corriere dei Piccoli. Inoltre alla rivista, di cui si festeggia il centenario, i Superamici consacrano un'originale celebrazione con una mostra.

OMAGGIO A SERGIO TOPPI
L’evento speciale del Festival è la mostra Sergio Toppi. Il segno della Storia (inaugurazione giovedì 5 marzo ore 19.00- in mostra dal 6 marzo al 12 aprile al Museo Civico Archeologico) dedicata all’opera di Sergio Toppi, la mostra è realizzata in collaborazione con Comitato Nazionale Un Secolo di Fumetto Italiano.
Sergio Toppi (nato a Milano nel 1932), ha influenzato il lavoro di molti disegnatori di tutto il mondo tra cui gli statunitensi Bill Sienkiewicz, Frank Miller, Walter Simonson e Howard Chaykin. Toppi non si è mai soffermato a lungo su un solo personaggio (eccezion fatta per le avventure de Il Collezionista, oscuro e determinato personaggio, sempre in giro per il globo alla ricerca di manufatti rari e preziosi, e di Sharaz-De, figura femminile ispirata a Le mille e una notte), preferendo variare di volta in volta protagonisti, ambientazioni e atmosfere, tutto nel solco di alcuni temi cari all'autore. Fondamentale per il suo lavoro l'incontro con padre Giovanni Colasanti, direttore del Messaggero dei ragazzi, che concede per la prima volta a Toppi una libertà espressiva assoluta sulle pagine del settimanale, a partire da questo periodo (metà degli anni ’70), nelle tavole dell'autore il bianco smette di essere “vuoto” o “assenza”, per assumere sempre più valenza di segno, tanto quanto il nero. L'angustia della gabbia che racchiude le vignette si spezza definitivamente: le figure possono improvvisamente giganteggiare ed occupare l'intera tavola, scompare la cornice tradizionale e la tavola stessa diventa cornice. Anche quest’anno la mostra è accompagnata dalla pubblicazione Sergio Toppi. Il segno della Storia libro/catalogo edito da Black Velvet. La mostra dedicata a Toppi si completa con un convegno di studi (giovedì 5 marzo dalle ore 9.30-Pinacoteca Nazionale di Bologna–Aula Gnudi), che vuole essere l’occasione per approfondire il pensiero e la visione di uno dei più grandi fumettisti della nostra storia. Intervengono esperti e studiosi come Daniele Barbieri, Enrico Fornaroli, Ferruccio Giromini, Stefano Gorla, Fabrizio Lo Bianco, Emiliano Morreale, Matteo Stefanelli. È infine protagonista Sergio Toppi in una conversazione con Giulio Cesare Cuccolini.
Per i clienti Hera la possibilità di partecipare il 6 marzo alle ore 14,00 ad una visita alla mostra accompagnati dallo stesso autore e l’omaggio del volume “Il segno della Storia”, Black Velvet Editrice, autografato per loro dall'artista.
Potranno partecipare alla visita i primi venticinque clienti Hera che scaricheranno l'apposito modulo dal sito www.gruppohera.it.

IL FESTIVAL IN CITTÁ
Fulcro del Festival gli spazi di Piazza Coperta di Sala Borsa, dove sarà possibile incontrare gli artisti ospiti e, a partire da venerdì 6 marzo, chiedere loro una dedica personale. Le numerose mostre e incontri sono ospitati, come da tradizione, anche in luoghi inediti per il fumetto come musei, gallerie d’arte, librerie, biblioteche.

INAUGURAZIONE FESTIVAL
L’Evento d’inaugurazione del Festival (mercoledì 4 marzo ore 20.30 - Cinema Lumière) è Raccontare la storia. Oesterheld l’Eternauta, incontro e proiezione di HGO di Victor Bailo e Daniel Stefanello (Argentina, 1998). Intervengono Thomas Dassance, Goffredo Fofi, Sandro Mezzadra, Carlos Sampayo. La vicenda umana e artistica di Hector German Oesterheld, autore del celebre fumetto L’Eternauta, sequestrato nel 1977 durante la dittatura argentina. Sullo sfondo delle vicende storiche che hanno segnato l’Argentina, la personalità composita di Oesterheld viene raccontata da due testimoni di quel momento, lo sceneggiatore Carlos Sampayo, lo storico Sandro Mezzadra e Goffredo Fofi. In collaborazione con Ministero della Cultura della Città di Buenos Aires, Viñetas Sueltas Buenos Aires

FUMETTO E STORIA
Si indaga in questa edizione il rapporto tra fumetto e storia e tra fumetto e fotografia, con una programmazione, dal taglio trasversale che coinvolge autori e opere provenienti da realtà e correnti artistiche diverse tra loro, e che spaziano dal fumetto popolare a quello più di ricerca e sperimentale.
La stretta relazione tra fumetto e storia è perfettamente interpretata dalla mostra dal titolo Il mar delle blatte ( 6 marzo-19 aprile) del grande maestro del fumetto italiano Francesco Tullio Altan, in collaborazione con Quipos. Altan (classe 1942), è autore, tra le varie, di vignette per La Repubblica e L'Espresso e delle storie della Pimpa. Gli spazi del Museo della Musica sono lo scenario ideale per ospitare i romanzi a fumetti ante litteram dell’artista (tra gli altri Franz, Colombo, Casanova). Sarà possibile così ammirare la sapienza dello stile di Altan, di estrema eleganza nel segno e nell’equilibrio
ritmico dei bianchi e neri, ed entrare nel suo universo narrativo, dove è il senso di rovina, fisica e morale, a farsi protagonista, ad impossessarsi di ogni vignetta, fino alla deformazione grottesca degli stessi personaggi. Già in queste opere Altan esprime tutta la propria carica iconoclasta e corrosiva, reinterpretando la vita di famosi personaggi del passato con una lente deformante che li priva di ogni aura mitica, mostrandoli per quelli che sono: esseri umani, troppo umani, pieni di vizi e difetti. Nelle antiche sale del museo la mostra continua, fra gli strumenti della collezione permanente, con la storia che Altan ha disegnato per il disco Noir di Enrico Rava. In occasione del Festival, le case editrici Rizzoli e Comma 22, pubblicheranno le ristampe dei romanzi storici di Altan, ormai assenti dal mercato italiano da diversi anni. Altan incontra il pubblico e inaugura la mostra sabato 7 marzo (ore 13.00 Museo Internazionale e Biblioteca della Musica), partecipanoall’incontro Luca Baldazzi e Carlos Sampayo. Altan firma le sue opere dedicate alla Pimpa domenica 8 (ore 16.00) negli spazi delle Librerie.Coop Ambasciatori.
Il filo rosso che unisce il fumetto alla storia e alla fotografia è invece l’affascinante tema della mostra Modotti, una protagonista del secolo breve (6 marzo-5 aprile Istituto Storico Parri) dello spagnolo Angel de la Calle, allestita all'Istituto Storico Parri, in collaborazione con Istituto Cervantes di Milano. Una selezione di tavole tratte dai due volumi realizzati da De La Calle sulla vita di Tina Modotti, in un percorso di lettura che affiancherà, ai disegni originali, pannelli grafici che illustreranno, tramite testi e fotografie, il contesto in cui si muoveva Tina Modotti. Inoltre, a dialogare con le tavole originali del fumetto, verranno esposte alcune fotografie del periodo messicano della Modotti, grazie alla preziosa
collaborazione di Sinafo Fototeca Nacional di Città del Messico. L'autore spagnolo Angel de la Calle (classe 1958), attivo da oltre trent'anni nei campi del fumetto, della grafica e dell'illustrazione, si è recentemente dedicato a ricostruire la vita della Modotti in una biografia a fumetti (pubblicata in Italia da 001 Edizioni). I libri ripercorrono l'avventura che portò una giovane friulana a emigrare da Udine, sua città natale, per giungere negli Stati Uniti, dove intraprese prima la carriera cinematografica, come attrice, e poi quella da fotografa, una volta stabilitasi in Messico con Edward Weston. Un perfetto esempio di come il fumetto si riveli il linguaggio ideale per narrare da un lato la vicenda umana (gli amori, gli interessi, le passioni) di un'importante figura femminile del Novecento, e dall'altro la Grande Storia, affrontando eventi, contesti e situazioni non ancora del tutto metabolizzati neanche dalla storiografia ufficiale. Angel de la Calle incontra il pubblico sabato 7 marzo (ore 11.00 Libreria Feltrinelli Ravegnana), interviene Laura Scarpa.

Accanto alle due mostre una serie di incontri su questi temi.

Raccontare la storia. Raccontare l’Avventura (mercoledì 4 marzo ore 17.30 libreria Feltrinelli Ravegnana) Incontro con Sergio Bonelli, interviene Enrico Fornaroli. Sergio Bonelli si racconta come autore ed editore: da Mister No alla celebre collana di Uno uomo, un’avventura, ai personaggi proposti nell’ultimo decennio: un percorso coerente che ha trasformato lo stretto legame tra Avventura e Storia in uno stile inconfondibile.
Sara Colaone e Luca de Santis (giovedì 5 marzo ore 17 Biblioteca Sala Borsa), parlano del loro libro In Italia sono tutti maschi (Kappa Edizioni), che racconta del confino a cui furono sottoposti 300 omosesessuali nel periodo fascista, intervengono Luca Baldazzi, Luca Alessandrini, Massimiliano De Giovanni, Cristina De Maria e Sergio Lo Giudice.
Bryan Talbot e Gianfranco Manfredi si confrontano nell’appuntamento dal titolo Raccontare la Storia. Ottocento come noi (sabato 7 marzo ore 17.00 Biblioteca Sala Borsa) a partire dalla specificità delle loro opere sull’attualità dell’Ottocento e sull’opportunità di ambientare le storie in quel secolo, ancora oggi.
Vittorio Giardino racconta al pubblico (sabato 7 marzo ore 15 Biblioteca Sala Borsa), assieme a Luca Alessandrini e Marco Guidi, la sua riflessione di come il fumetto può raccontare la storia, e in particolare quello della guerra civile spagnola, attraverso la sua opera No Pasaràn (Lizard Edizioni).
Mito, memoria, racconto sono i temi dell’ incontro che ha per protagonisti David B. e Pino Cacucci (domenica 8 marzo ore 12.30 -Biblioteca Sala Borsa). Un dialogo tra uno dei più grandi fumettisti del panorama contemporaneo francese e un
nostro celebre scrittore che da sempre mescolano storia e narrazione, in collaborazione con Alliance Française-Delegation Culturelle.
Raccontare la storia. Za La Mort è il titolo dell’appuntamento con Michele Canosa, Denis Lotti e Gianfranco Manfredi.
La figura di Emilio Ghione, una delle più grandi star del cinema muto italiano, diventato celebre grazie al personaggio di Za La Mort, l’apache “buono” e “malvagio”, rivive in questo incontro che vede la partecipazione del creatore di Magico Vento,
Gianfranco Manfredi (venerdì 6 marzo, ore 16 librerie.coop Ambasciatori).

OSPITI INTERNAZIONALI: STATI UNITI, SVIZZERA, FINLANDIA, POLONIA
TEMA DEL NERO

Tra gli ospiti due presenze di spicco nel panorama internazionale del fumetto: Charles Burns (Stati Uniti) e Thomas Ott
(Svizzera), al festival con due importanti mostre collegate da un filo conduttore, quello del nero. Il nero è per Burns e Ott quello della pagina, il colore che caratterizza la loro espressione formale ma, soprattutto, un tema di cui hanno indagato la forza metaforica tanto da incentrarvi la propria poetica.
La mostra Sotto pelle di Charles Burns espone, nelle sale della Pinacoteca Nazionale (7 marzo-3 maggio), opere tratte dal graphic novel Black Hole, riconosciuto come uno dei capolavori del fumetto contemporaneo (lavoro iniziato nel 1991 e realizzato nell’arco di 11 anni). Fin dagli esordi Burns mescola la cultura dei B-movies, da cui attinge i luoghi comuni
della vita media americana, con le detective stories, la fantascienza e l’horror di Chandler, Bradbury, Poe. In Black Hole (edizione italiana Coconino Press) queste influenze si intrecciano al proprio vissuto, riprendendo e sviluppando alcune ossessioni che accompagnano l’autore da oltre vent’anni. La storia fotografa la vita, le relazioni, i pensieri, le paure, di un gruppo di adolescenti di provincia, in una lunga estate degli anni Settanta. Una narrazione avvincente ci immerge in un incubo orrorifico dove i rapporti sessuali sono il viatico per una misteriosa epidemia che provoca mutazioni genetiche, costringe alla diversità, all’isolamento, alla fuga. Una malattia come metafora del profondo mutamento che accompagna la conquista dell’età adulta, o come ha dichiarato Burns stesso: “Black Hole parla della malattia dell’adolescenza. Alcuni guariscono, altri no”. Charles Burns (nato nel 1955 a Washington) è tra i capiscuola della scena indipendente statunitense e uno dei maestri del fumetto contemporaneo internazionale. Stile e poetica rivelano diverse matrici: l’immaginario pop degli anni Cinquanta e Sessanta. Significativa la sua successiva adesione al progetto bolognese dei Valvoline Motorcomics (composto tra gli altri da Lorenzo Mattotti, Igort, Marcello Jori, Giorgio Carpinteri, Massimo Iosa Ghini). Accanto alle opere a fumetti (Skin deep, El Borbah, Big Baby, Black Hole) Burns ha realizzato illustrazioni per riviste come “Time”, “New Yorker”, “New York Times Magazine”, copertine per i dischi di Iggy Pop. Ha recentemente preso parte al progetto “Peur(s) du noir”, film d'animazione diretto da Etienne Robial, presentato durante l'edizione 2008 di BilBOlbul, che riunisce episodi ideati e realizzati da alcuni tra i maggiori fumettisti europei e americani. Alla mostra si affianca la proiezione degli inediti materiali della lavorazione di Peur(s) du Noir e a seguire incontro con Burns, Igort e Lorenzo Mattotti, in collaborazione con Prima Linea (domenica 8 marzo, ore 15.00 Cinema Lumière).

La Cineteca è il luogo prescelto per i sorprendenti lavori dello svizzero tedesco Thomas Ott (1966), la mostra dal titolo Cinema Panopticum (6-22 marzo) è la prima esposizione antologica in Italia del lavoro di Ott, in collaborazione con Pro Helvetia, Istituto Svizzero di Roma, Galerie Stephan Witschi. Accanto a una consistente quantità di tavole a fumetti tratte dai libri pubblicati (in Italia da Black Velvet editore), saranno presenti disegni e illustrazioni inedite. L’artista è diventato celebre grazie a un approccio assolutamente personale alla narrazione a fumetti, le sue storie ritraggono i lati più oscuri dell’esistenza, personaggi caricaturali, ambientazioni venate di tematiche horror, secondo una visione grottesca e sarcastica, a tratti surreale. Vizi e manie dell’essere umano (cupidigia, superbia, razzismo), vengono messi alla berlina in una sorta di “parabola noir”, in cui i protagonisti finiscono per essere vittime delle loro stesse ambizioni. Ciò è reso unicamente attraverso le immagini, prediligendo il racconto muto: le uniche parole presenti, infatti, sono nei titoli o nelle insegne. L’assenza di parole non rappresenta mai un limite: Ott, col suo stile fatto di piccoli e nervosi tratti bianchi, graffiati col pennino su tavole nere (una scelta espressiva che rimanda visivamente alla xilografia e all’incisione), traduce le più piccole sfumature così come i grandi eccessi del carattere umano. Completa il progetto dedicato a Ott la proiezione, in prima italiana, di Sjeki Vatcsh!, e dei corti d’animazione La Grande Illusion e Robert Creep, a seguire l’incontro con Thomas Ott e Emiliano Morreale (sabato 7 marzo, ore 20.00 Cinema Lumière).

AUTORI EMERGENTI

Largo spazio anche alla sperimentazione dei giovani talenti europei, attraverso numerose mostre e incontri. Glömp X è il nome di un progetto ideato da un gruppo di artisti finlandesi ed è anche il titolo di un’antologia realizzata dagli stessi, da cui il titolo della mostra che BilBOlbul dedica loro (6 marzo – 7 aprile, Accademia di Belle Arti di Bologna). Si tratta di un evento che non ha precedenti in Italia, creato appositamente per il Festival e prima tappa del loro tour europeo, e che tocca una produzione, quella finlandese, ancora poco conosciuta. Glömp rappresenta una delle più vivaci e attive realtà europee dedicate al fumetto di ricerca e costituisce un esempio assolutamente avanguardistico, non solo nel campo del fumetto. L’esposizione, infatti, contiene tavole a fumetti, ma anche installazioni video e apparati musicali, prodotti nel corso di una serie di workshop che ha visto coinvolti i venti artisti presenti in mostra. In collaborazione con FILI, Finnish Fine Arts Academy Foundation, FRAME, Natonal Council For Design, Ambasciata di Finlandia. Incontro con gli autori, con interventi di Edo Chieregato e Liliana Cupido e inaugurazione della mostra (sabato 7 marzo ore 11.30). A Bologna, BilBOlbul ospita due autori del gruppo: Tommi Musturi, ideatore e coordinatore del progetto Glömp, e Hanneriina Sadetta Moisseinen, giovane fumettista le cui storie sono pubblicate sull'antologia. Quest’ultima sarà anche la protagonista di una residenza d’artista presso l’Hotel Al Cappello Rosso (6-15 marzo), in collaborazione con DiGiansante Hotels. Qui la disegnatrice finlandese darà vita al progetto Il Tempio, allestendo ex-novo uno spazio durante la sua settimana di residenza, mescolando le sue storie a fumetti, minime, quotidiane, permeate da un’atmosfera astratta e i suoi lavori di scultura realizzati con materiali tra i più vari (carta, stoffa, legno, pietre, metalli). Innovativa anche Playgrounds la mostra della fumettista polacca Gosia Machon (nata nel 1979 a Pszczyna, vive e lavora ad Amburgo), presente al Festival con una personale (6-29 marzo) presso la Galleria Stamperia d'arte Squadro, laboratorio sempre attivo nelle sperimentazioni grafiche, fondato sull’equilibrio dell’attività di stamperia d’arte e quella editoriale ed espositiva; l’artista presenta per la prima volta in Italia un panorama della sua produzione a fumetti e di illustrazione. La mostra è a cura di Squadro e in collaborazione con Istituto Polacco di Roma. Conclude la sezione la mostra Giganti a cura di RAM HOTEL (6-27 marzo -galleria RAM HOTEL) di Christopher Hittinger, fumettista franco-americano che si è imposto al grande pubblico con il graphic novel Jamestown (The Hoochie Coochie, 2008), in cui si raccontano le avventure di John Smith e dei primi coloni inglesi alla scoperta delle terre d’oltreoceano. La mostra presenta una selezione di tavole tratte da Jamestown e materiali inediti realizzati specificamente per BilBOlbul. Nelle corde del Festival anche la promozione di artisti emergenti italiani, fra questi si segnala il lavoro del gruppo Superamici, collettivo di giovani fumettisti, nati sul finire degli anni Settanta, composto da Ratigher, Tuono Pettinato, Dr. Pira, Maicol&Mirco e LRNZ. Come collettivo, hanno lanciato la rivista Hobby Comics, che raccoglie le storie di tutti i membri del gruppo, e hanno recentemente realizzato un numero speciale del mensile erotico X-Comics, dal titolo XZ-Comics, pubblicato da Coniglio Editore. Collaborano costantemente con la rivista XL di Repubblica. I loro lavori, pur essendo molto vari e diversi tra loro, sia a livello formale che di contenuto, sono caratterizzati da una corrosiva ironia di fondo, e da una visione cinica e surreale del mondo che li circonda. Per la terza edizione di BilBOlbul, oltre a realizzare l'immagine ufficiale del Festival, reinterpretando alla loro maniera proprio Bilbolbul, personaggio creato da Attilio Mussino. I Superamici sono i protagonisti di una mostra in Piazza del Nettuno (6-31 marzo) dal titolo BilBOlbul 2009 fuga dall’ospizio, in collaborazione con Sismic Sierre. Si tratta di un'originale celebrazione del Corriere dei Piccoli, nel centenario della sua nascita, attraverso la produzione di fumetti e illustrazioni che riprendono personaggi e storie che hanno percorso la vita di questa rivista; disegni preparatori e bozzetti del progetto saranno esposti alle librerie Trame e Modo Infoshop. I Superamici incontrano il pubblico venerdì 6 marzo (ore 18.00 Libreria Modo Infoshop) Domenica 8 marzo (ore 11.00 Biblioteca Sala Borsa) appuntamento con Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli curatori di Il secolo del Corriere dei Piccoli (Rizzoli) che, assieme ai Superamici, raccontano il loro rapporto con il primo giornale a fumetti italiano. Marino Neri (nato a Modena nel 1979) è presente al Festival con Il re dei fiumi (6-29 marzo-Libreria Feltrinelli Ravegnana) una mostra di tavole originali tratte dal lavoro omonimo (Kappa Edizioni 2008). In collaborazione con Librerie Feltrinelli, Napoli Comicon e Associazione Mirada. Neri racconta con i suoi disegni la sua infanzia, la bassa padana, la piena del fiume Secchia, gli anni ’70 compiendo un viaggio alla ricerca del proprio stile e della propria realtà. Dal 2006 a oggi è vincitore di una serie di premi sia a livello nazionale sia internazionale, tra questi il primo premio Arena del Fumetto (2006), il secondo premio al Festival di Lucerna (2006), il primo premio ex-aequo a Komikazen-Festival del fumetto di realtà (2007). Storia e autobiografia sono i due temi su cui verte l’incontro con Marino Neri e Michele Petrucci, intervengono Giovanni Mattioli e Gino Scatasta (sabato 7 marzo, ore 16.30- Libreria Feltrinelli Ravegnana). PROMOZIONE GIOVANI ARTISTI Si ampliano le occasioni di promozione dei giovani talenti. Flashfumetto (www.flashfumetto.it), il portale dell’Ufficio Giovani del Comune di Bologna interamente dedicato al fumetto, che ospita una ricca sezione dedicata agli autori professionisti e giovani artisti del territorio, promuove quest'anno Moving pixel. Si tratta di un concorso di ambito nazionale e aperto a tutti i giovani artisti, ha ottenuto nella prima edizione un importante riscontro, con la partecipazione di oltre 80 artisti da tutta Italia. L’obiettivo è sperimentare e giocare con i codici e le regole del linguaggio del fumetto. Se l'anno scorso 30 minuti in 2000 pixel aveva approfondito la rappresentazione del tempo in uno spazio prestabilito, il bando di quest'anno prevede la realizzazione di un file dello stesso formato, in cui però l'unico vincolo narrativo è dato dalla rappresentazione del movimento (sia esso un micromovimento o un'azione di lunga durata), senza limiti di tecnica, di tema o stile. I vincitori e i selezionati sono protagonisti di una mostra (4-9 marzo), allestita presso l’Urban Center e l’Auditorium di Sala Borsa, giovedì 4 marzo (ore 12.30) inaugurazione e premiazione dei vincitori del concorso. Coop for words, nato come premio letterario promosso da Coop Adriatica e Librerie Coop, è diventato, grazie al sito www.coopforwords.it, una vetrina permanente per giovani autori fino ai 35 anni d'età. Se inizialmente il concorso si articolava in tre sezioni più legate alla scrittura “pura”, l'iniziativa si è successivamente allargata con una sezione speciale dedicata al fumetto. Le opere dei giovani autori possono essere semplicemente inviate per la pubblicazione, oppure possono essere candidate a partecipare al premio letterario “Coop for Words”, che continua a svolgersi, una volta all’anno, con l’apporto di una prestigiosa giuria di esperti. Per la sezione fumetto, i partecipanti sono stati invitati a presentare una breve storia di due tavole, a tema libero. In occasione del Festival, le tredici storie finaliste lo scorso anno, sono esposte nella mostra La memoria dei pesci rossi-mostra di Fabio Sera e Coop for Words 2008 (6-15 marzo librerie.coop Ambasciatori - Inaugurazione mostra e premiazione venerdì 6 marzo ore 15), in collaborazione con Coop Adriatica e librerie.coop Ambasciatori. FUMETTO E CINEMA Anche quest’anno BilBOlbul propone una ricca programmazione in collaborazione con la Cineteca di Bologna, a cura di

Per info: Hamelin Associazione culturale tel. 051/233401
e-mail: bilbolbul@hamelin.net
Sito www.hamelin.net


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