Figurine
di Bakugan: quando collezionare è più
di un gioco
Chi ha avuto
tra le mani un pacchetto di figurine sa cosa si prova. Il fruscio
della carta, la leggera resistenza della colla autoadesiva, lodore
dellinchiostro. Che si tratti di una collezione nuova o
di un album degli anni passati, ogni figurina di Bakugan
ha una sua funzione precisa: ricomporre, pezzo dopo pezzo, luniverso
visivo di una storia. È un linguaggio semplice, ma efficace.
Non serve essere esperti per iniziare, ma chi colleziona sul serio
sa che dietro ogni figurina cè un sistema di regole,
variabili e dettagli.
Bakugan è un franchise giapponese-canadese che ha unito animazione, gioco strategico e merchandising in modo estremamente efficace. Lanciato nel 2007 con la serie animata Bakugan Battle Brawlers, il progetto nasce dalla collaborazione tra TMS Entertainment, Sega Toys e Spin Master. Fin dall’inizio, l’obiettivo era chiaro: creare una linea di giocattoli interattiva che trovasse pieno supporto in una narrazione televisiva avvincente.
La storia ruota attorno a Dan Kuso e al suo gruppo di amici, i Brawlers, che scoprono delle misteriose sfere cadute sulla Terra: i Bakugan, creature che si trasformano e combattono in arene virtuali. Il gioco si evolve in una vera e propria guerra interdimensionale tra il nostro mondo e Vestroia, il pianeta d’origine dei Bakugan. L’equilibrio tra realtà e fantasia è uno degli elementi distintivi della serie, che fonde dinamiche adolescenziali con battaglie ad alta intensità visiva.
Ogni personaggio ha il proprio Bakugan principale e una personalità ben definita: Dan è il protagonista impulsivo e determinato, Shun è più riservato e strategico, Marucho è l’intellettuale del gruppo. A questi si aggiungono antagonisti e figure secondarie che arricchiscono la narrazione senza deviare troppo dal focus centrale: le battaglie.
Dal punto di vista produttivo, la serie è stata progettata in stretta sinergia con la linea di giocattoli. I Bakugan fisici – sfere che si aprono automaticamente trasformandosi in creature tridimensionali quando lanciate su carte magnetiche – sono stati un successo immediato. La componente collezionabile, unita alla meccanica di gioco, ha reso il prodotto competitivo sul mercato, soprattutto nel periodo in cui Pokémon e Yu-Gi-Oh! dominavano lo scenario globale.
Il franchise ha conosciuto diverse evoluzioni: New Vestroia, Gundalian Invaders, Mechtanium Surge e una recente serie reboot, Bakugan: Battle Planet, che ha aggiornato design e dinamiche narrative per adattarsi alle nuove generazioni. Ogni nuova fase ha introdotto varianti nel gioco, nuove trasformazioni e nuovi personaggi, mantenendo però una continuità stilistica riconoscibile.
L’impatto sul merchandising è stato notevole. Oltre ai giocattoli principali, il marchio si è esteso a videogiochi, abbigliamento, zaini, articoli scolastici e prodotti editoriali. In alcuni periodi, i Bakugan sono stati tra i giocattoli più venduti a livello globale, con un seguito consistente anche fuori dal Giappone e dal Nord America.
Bakugan ha dimostrato che un concept ben integrato tra media diversi può costruire un universo narrativo solido e duraturo. Pur non avendo l’impatto culturale di altri franchise giapponesi più longevi, ha saputo conquistare una nicchia fedele e reinventarsi più volte, adattandosi a un mercato in continua trasformazione senza perdere la propria identità.
Come iniziano
le collezioni
Le collezioni
nascono spesso per caso. Una bustina comprata alledicola,
un album regalato, un personaggio che piace e si vuole portare
anche fuori dallo schermo. Le collezioni di figurine dedicate
a Bakugan seguono questa logica. Un set numerato,
un album da riempire, un sistema chiuso che ti invita a completare.
È una sfida personale, ma anche sociale. Si scambiano doppioni,
si confrontano progressi, si cerca quella che manca da settimane.
Limportanza
della numerazione
Ogni figurina
ha un numero. Quello è il suo posto nel mondo. Può
sembrare un dettaglio banale, ma in realtà è il
cuore della collezione. Senza numerazione, non esiste la struttura.
Lalbum è costruito su una sequenza precisa, che può
seguire lordine degli episodi, dei personaggi, dei momenti
chiave. Le figurine di Bakugan non sono solo
immagini: sono coordinate. Una manca, e la mappa resta incompleta.
La varietà
dei formati
Negli anni,
le figurine hanno preso tante forme. Classiche rettangolari, quadrate,
sagomate, a puzzle. Alcune sono autoadesive, altre no. Ci sono
le metallizzate, le trasparenti, quelle in rilievo. Ogni serie
aggiunge un elemento, una piccola innovazione, che cambia il modo
in cui si guarda e si colleziona. Le raccolte più ricercate
di Bakugan mescolano formati e materiali, rendendo
il completamento più interessante ma anche più impegnativo.
Figurine
speciali e distribuzione casuale
Le figurine
non sono tutte uguali. In ogni set cè sempre un gruppo
ristretto di speciali: brillanti, glitterate, lenticolari,
con effetti visivi che catturano subito lo sguardo. Il problema
è che sono anche quelle più difficili da trovare.
Distribuite in modo casuale, a tiratura limitata, magari una ogni
dieci bustine. Questo crea dinamiche precise tra i collezionisti.
Alcuni cercano solo le speciali, altri si concentrano sulla serie
completa. Le figurine rare di Bakugan finiscono
spesso al centro di scambi serrati o vendite online.
Gli album:
struttura e memoria
Un album ben
fatto non è solo un supporto. È parte integrante
della collezione. Racconta una storia, accompagna la progressione
visiva, dà un senso al completamento. I migliori album
dedicati a Bakugan includono testi, curiosità,
illustrazioni originali. Altri si limitano a essere un contenitore
ordinato. In entrambi i casi, lalbum va curato. Una figurina
storta, una pagina strappata, una copertina rovinata: tutto influisce
sulla qualità della collezione.
Condizione
e conservazione
Il collezionista
esperto lo sa: la condizione conta. Figurine piegate, scolorite,
con angoli rovinati perdono valore, anche se rare. Gli album devono
essere conservati in luoghi asciutti, al riparo dalla luce diretta.
Esistono raccoglitori specifici, custodie protettive, scatole
anti-umidità. Anche le figurine sfuse, se non ancora incollate,
vanno maneggiate con cura. Le collezioni di Bakugan
in ottimo stato sono sempre più difficili da trovare, soprattutto
se si tratta di serie fuori produzione.
Le ristampe:
tra opportunità e confusione
Negli ultimi
anni, molte serie storiche sono state ristampate. Questo ha riaperto
linteresse per collezioni dimenticate, ma ha anche creato
confusione. Le ristampe possono essere molto simili agli originali,
ma con piccole differenze: codice a barre, marchio delleditore,
finiture diverse. Chi colleziona figurine di Bakugan
deve saper distinguere. Per alcuni, le ristampe sono un modo per
completare album lasciati a metà. Per altri, valgono solo
gli originali, con i segni del tempo e la carta leggermente ingiallita.
Il mercato
secondario
Una volta
esaurita la distribuzione ufficiale, si entra nel mercato dei
collezionisti. Qui si trovano figurine singole, album incompleti,
bustine sigillate, set completi. I prezzi variano molto. Una figurina
comune può costare pochi centesimi. Una speciale introvabile
può valere anche decine di euro. Le valutazioni si basano
su domanda, rarità, condizione e, ovviamente, sul franchise
di riferimento. Le collezioni dedicate a Bakugan
mantengono il loro fascino anche a distanza di anni, proprio perché
legate a un immaginario forte e riconoscibile.
Perché
collezionare figurine oggi
Collezionare
figurine è unattività che resiste al tempo.
Non ha bisogno di schermi, non dipende da aggiornamenti o connessioni.
È concreta, visiva, ordinata. Ogni bustina aperta è
un gesto ripetuto, ma mai identico. Ogni album completo dà
un senso di chiusura che poche attività riescono a restituire.
Le figurine di Bakugan non servono a niente,
nel senso pratico. Ma per chi le colleziona, hanno un valore preciso.
Sono frammenti visivi, stampati per durare poco, ma capaci di
rimanere nella memoria molto a lungo.
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