Videogiochi
di cartoni animati, anime e manga: entra nel mondo dei tuoi personaggi
preferiti e vivilo in prima persona
Ci sono storie
che nascono per essere guardate. Altre per essere vissute. I videogiochi
di cartoni animati, anime e manga nascono proprio da questa
esigenza: trasformare lo spettatore in protagonista, permettergli
di camminare nei luoghi che ha visto solo sullo schermo, di agire
come i personaggi che ama, di scrivere in qualche modo
una versione alternativa della storia.
Quando si
avvia un videogioco di Mulan, non si entra
solo in un passatempo. Si varca una soglia. Si esce dalla posizione
di chi osserva per diventare parte attiva di un universo narrativo
già amato, familiare, che finalmente si può esplorare
con libertà. E quel mondo che sia fatto di battaglie,
avventure, enigmi o semplici momenti quotidiani si trasforma
in qualcosa di ancora più personale.
Mulan è uno dei film più emblematici della cosiddetta “Disney Renaissance”, uscito nel 1998 e prodotto dai Walt Disney Animation Studios. Ispirato alla leggenda cinese di Hua Mulan, la pellicola racconta la storia di una giovane donna che si traveste da uomo per arruolarsi nell’esercito imperiale al posto del padre malato. Lontana dalle principesse tradizionali del primo Disney, Mulan è una figura autonoma, strategica e determinata, inserita in un racconto che combina epica storica, comicità, valori familiari e un forte senso di identità personale.
Il film nasce in un periodo in cui Disney stava cercando di diversificare i suoi contenuti sia dal punto di vista geografico che culturale. Dopo il successo di Il Re Leone e Aladdin, Mulan segna una virata verso l’Estremo Oriente, pur filtrato da una lente occidentale. La produzione ha visto la collaborazione di consulenti culturali e artisti cinesi, anche se il risultato finale resta fortemente americanizzato, soprattutto nel tono narrativo e nell’umorismo.
La trama si sviluppa con un ritmo classico. Mulan è figlia unica in una Cina imperiale dove le donne sono destinate al matrimonio e all’obbedienza. Quando l’Impero chiama a raccolta un uomo per famiglia per combattere contro gli Unni guidati da Shan Yu, la ragazza decide di sacrificare la propria identità per proteggere il padre. Si traveste da soldato, assume il nome di Ping e si unisce all’esercito. Qui incontra Li Shang, ufficiale inflessibile ma giusto, con cui instaura un rapporto che cresce in rispetto e ammirazione.
L’elemento mitologico e comico è rappresentato da Mushu, il piccolo drago custode della famiglia Fa, doppiato da Eddie Murphy nella versione originale. Mushu non è un classico mentore spirituale: è impacciato, egoista, ma anche profondamente affezionato a Mulan. La sua presenza alleggerisce la tensione della guerra e introduce momenti slapstick in una narrazione che alterna introspezione e battaglia. Altre presenze fondamentali sono il grillo portafortuna Cri-Kee e i commilitoni di Mulan, che danno vita a una dinamica di gruppo ben costruita.
Sul piano visivo, Mulan segna una delle prime sperimentazioni digitali all’interno di un film Disney animato in 2D. Particolarmente notevole è la scena della valanga, realizzata con l’ausilio del software Deep Canvas, che consente una profondità di campo dinamica e spettacolare. L’estetica generale cerca di ispirarsi alla pittura cinese tradizionale, con sfondi minimalisti e linee eleganti, anche se adattate allo stile fluido e più espressivo dell’animazione occidentale.
La colonna sonora firmata da Matthew Wilder (musiche) e David Zippel (testi) include brani rimasti nell’immaginario collettivo, come “Reflection” (resa celebre da Christina Aguilera nella versione pop) e “I'll Make a Man Out of You”, interpretata da Donny Osmond. Le canzoni hanno un ruolo attivo nella costruzione dei personaggi, ma il film non si affida al musical classico: la componente musicale si limita a pochi momenti chiave, lasciando spazio a una narrazione più cinematografica.
Mulan ha avuto un impatto significativo anche fuori dallo schermo. È stata accolta positivamente dalla critica, apprezzata per il tono maturo e per la rappresentazione, seppur semplificata, della cultura cinese. Ha incassato oltre 300 milioni di dollari al box office globale, diventando un punto di riferimento per la rappresentazione femminile nei media per ragazzi. È stata una delle prime eroine Disney a essere celebrata non per il suo romanticismo, ma per la sua iniziativa, intelligenza e coraggio.
Il merchandising legato a Mulan si è sviluppato in modo diverso rispetto a quello delle altre “principesse” Disney. Oltre alle classiche bambole e ai costumi, sono stati prodotti action figure, giochi da tavolo, libri illustrati e materiale scolastico. Il personaggio è apparso in numerose linee “Disney Princess”, pur distinguendosi per una narrazione più d’azione che di fiaba. Negli anni 2000, con l’espansione del brand Disney Store, Mulan ha goduto di nuove ondate di prodotti, sia per il pubblico infantile che per i collezionisti.
Nel 2020, Disney ha realizzato una versione live action del film, con Liu Yifei nel ruolo di Mulan e una regia firmata da Niki Caro. Il remake ha eliminato gli elementi musicali e comici, proponendo una versione più realistica e ispirata alla leggenda originale, con l’aggiunta di nuovi personaggi e una maggiore enfasi sulle arti marziali. Nonostante le intenzioni di maggiore autenticità, il film ha ricevuto recensioni contrastanti e ha faticato a trovare un equilibrio tra fedeltà culturale e appeal globale.
A distanza di più di vent’anni dall’uscita del film originale, Mulan continua a essere un riferimento culturale. Il suo nome evoca ancora oggi un’idea di forza, trasformazione e lealtà, in un contesto narrativo che fonde mitologia e attualità. In un universo Disney che ha storicamente privilegiato l’amore romantico e la magia, Mulan resta una figura diversa: una giovane donna che si afferma con le proprie scelte, in un mondo che non era pronto ad accoglierla, ma che ha dovuto farlo.
Una forma
diversa di immersione
A differenza
delle serie animate, che seguono una trama già definita,
i videogiochi permettono interazione e scelta. Anche quando
il racconto segue un copione lineare, il giocatore ha comunque
un ruolo attivo: decide il ritmo, esplora gli ambienti, affronta
le sfide, sviluppa strategie. E tutto questo con un personaggio
che non è solo sullo schermo, ma nelle sue mani.
Questa forma
di partecipazione crea un legame più profondo. Perché
il personaggio non è più soltanto qualcuno da ammirare,
ma qualcuno da interpretare. Le sue vittorie diventano le tue.
Le sue decisioni dipendono da te. E ogni livello superato, ogni
nemico battuto, ogni missione completata è una parte della
tua versione della storia.
Generi per
tutti i gusti: dal platform alla simulazione
I videogiochi
di Mulan non si limitano a un solo genere.
Esistono titoli dinamici, perfetti per chi ama lazione:
combattimenti, corse, livelli a ostacoli, boss finali da battere.
Altri invece sono più riflessivi: giochi di ruolo (RPG),
puzzle game, simulatori di vita, narrazioni interattive.
Ci sono giochi
che riproducono fedelmente episodi della serie animata, ricreando
ogni dettaglio con cura maniacale. Altri immaginano scenari alternativi,
nuove avventure, mondi paralleli in cui il personaggio affronta
sfide mai viste prima. Alcuni puntano sullumorismo, altri
sullo scontro epico, altri ancora sulla relazione tra i personaggi,
esplorando sfumature emotive che nei cartoni si intravedono appena.
Il bello è
che cè un gioco per ogni giocatore, che tu voglia
combattere, costruire, disegnare, cucinare o semplicemente vivere
una giornata nella vita di Mulan.
Un modo per
conoscere meglio i personaggi
Quando si
gioca con un videogioco tratto da un cartone animato, spesso si
scoprono aspetti nuovi dei personaggi. In certi casi, si approfondisce
la loro storia, si incontrano comprimari meno noti, si esplorano
lati del loro carattere che nellanimazione erano rimasti
sullo sfondo. Altre volte, invece, è il gameplay stesso
a far emergere quanto ci si sente simili a quel personaggio
o quanto ci diverte impersonarlo, anche solo per poche
ore.
Alcuni giochi
danno la possibilità di scegliere tra più personaggi,
ciascuno con abilità e percorsi differenti. Altri permettono
addirittura di creare un proprio avatar e interagire con il mondo
dellanime o del manga da una prospettiva del tutto nuova.
In ogni caso,
il rapporto con il personaggio si trasforma. Diventa più
diretto, più affettivo, più coinvolgente.
Grafica,
musica e atmosfera: tutto riconoscibile, tutto familiare
Uno degli
elementi che rendono un videogioco tratto da un cartone così
coinvolgente è la fedeltà alluniverso originale.
Le ambientazioni sono ricostruite con cura, i colori rispettano
quelli della serie, le musiche riprendono i temi più noti
o ne propongono di nuovi, ma coerenti. Ogni dettaglio è
pensato per far sentire il giocatore a casa, dentro
a un mondo che già conosce e ama.
Alcuni titoli
includono anche scene animate originali, doppiaggio con le
voci ufficiali, oggetti da collezionare, costumi alternativi e
mini giochi che ampliano lesperienza senza snaturarla. Il
tutto per permettere al giocatore di immergersi completamente
nel mondo di Mulan.
Unopportunità
per condividere la propria passione
I videogiochi
di cartoni animati, anime e manga non sono solo unesperienza
solitaria. Spesso includono modalità multiplayer: in
locale, online o in cooperativa. Si può giocare con amici,
con fratelli e sorelle, con genitori o figli. E anche chi non
gioca può assistere, commentare, partecipare emotivamente.
In molti casi,
questi giochi creano comunità attive, forum di appassionati,
sfide globali, condivisioni di strategie, fan art, gameplay registrati.
È un modo per vivere la passione per un personaggio insieme
ad altri, in un linguaggio comune che va oltre le parole.
E ogni volta
che compare Mulan sullo schermo, cè
un brivido che si rinnova, come se fosse la prima volta.
Un regalo
perfetto, per sé o per altri
Un videogioco
di Mulan è anche unottima
idea regalo, per chi ama la serie, per chi vuole entrare in
quelluniverso per la prima volta, o per chi cerca semplicemente
unesperienza di gioco curata e coinvolgente. Che sia per
console, PC o dispositivo portatile, un buon titolo lascia sempre
qualcosa dentro.
È un
ponte tra generazioni: chi è cresciuto con il cartone
può viverlo in modo nuovo, chi lo scopre ora può
affezionarsi subito. E in entrambi i casi, è un viaggio
che vale la pena di fare.
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