Be Forever Yamato: Rebel 3199: Part 4: The Aqua Sasha
Dopo anni di attesa, finalmente possiamo parlare di una delle produzioni animate più ambiziose degli ultimi tempi: Be Forever Yamato: Rebel 3199. E credetemi, come fan di lunga data dell’universo di Yamato, posso dire che questo progetto ha tutto quello che serve per riaccendere la passione anche nei più scettici.
Un Remake Che Guarda al Futuro
Studio Mother ha preso una decisione coraggiosa: non limitarsi a un semplice rifacimento, ma creare qualcosa di completamente nuovo partendo dalle fondamenta di “Yamato per sempre” del 1980. Il risultato? Una serie di sette film che verranno distribuiti contemporaneamente al cinema e in streaming, per un totale di 26 episodi. È una formula innovativa che rispetta sia chi vuole l’esperienza cinematografica completa sia chi preferisce la comodità del formato episodico.
La storia ci catapulta dal 2207 fino al lontano 3199, un salto temporale che promette di esplorare nuovi orizzonti narrativi. Non siamo più legati alle limitazioni temporali del materiale originale, e questo apre possibilità incredibili per lo sviluppo della trama.
La Minaccia Più Terrificante di Sempre

L’Impero della Nebulosa Nera non scherza. Parliamo di una minaccia esistenziale vera e propria: hanno piazzato una bomba sul nostro pianeta e la faranno esplodere se qualcuno oserà attaccarli. È il classico scenario da “damned if you do, damned if you don’t” che rende la tensione palpabile sin dalle prime scene.
Ma ecco il bello: l’equipaggio della Yamato non si arrende mai. La missione è chiara quanto pericolosa – raggiungere il pianeta Nebulosa Nera e disinnescare quella maledetta bomba prima che sia troppo tardi. È il tipo di premessa che ti tiene incollato allo schermo, perché sai che ogni secondo conta.
Un Cast Vocale da Sogno

Una delle prime cose che colpisce è il cast vocale stellare. Daisuke Ono torna nei panni di Susumu Kodai, e già questo basterebbe a far battere il cuore più velocemente. Ma non finisce qui: Houko Kuwashima come Yuki Mori, Hōchū Ōtsuka nel ruolo di Shirō Sanada… insomma, hanno riunito alcuni dei migliori doppiatori del panorama giapponese.
Particolare interessante: Daisuke Ono non si limita al doppiaggio, ma si occupa anche della sigla finale del secondo film. Quando un attore è così coinvolto nel progetto, di solito è un buon segno per la qualità complessiva dell’opera.
L’Ambizione di un Progetto Epico
Ventuno episodi suddivisi in sette film non è roba da poco. Stiamo parlando di una produzione che richiede anni di lavoro, budget considerevoli e una pianificazione maniacale. Il fatto che Studio Mother si sia buttata a capofitto in questo progetto dimostra quanto credano nel potenziale della storia.
La regia è affidata a Harutoshi Fukui, che ha già dimostrato di saper gestire progetti complessi, mentre Naomichi Yamato (che cognome perfetto!) si occupa della supervisione. È una squadra che conosce bene l’universo di Yamato e sa come bilanciare rispetto per l’originale e innovazione.
Più di una Semplice Nostalgia
Quello che mi colpisce di più è come questo progetto non sembri voler cavalcare l’onda nostalgica fine a se stessa. Certo, i fan storici troveranno tutti i riferimenti che si aspettano, ma c’è una chiara volontà di attrarre anche un pubblico nuovo. La distribuzione simultanea cinema-streaming è proprio pensata per raggiungere generazioni diverse con abitudini di consumo diverse.
E poi c’è l’aspetto tecnico: nel 2024 le possibilità dell’animazione sono esplose rispetto agli anni ’80. Le battaglie spaziali possono essere più spettacolari, i dettagli più ricchi, le emozioni più intense. È come rivedere una storia che amiamo con gli occhi di oggi.
Il Ritorno dell’Epica Spaziale
In un panorama animato spesso dominato da isekai e slice of life, vedere tornare in grande stile l’epica spaziale fa davvero piacere. Yamato Rebel 3199 rappresenta quel tipo di narrazione ambiziosa che non ha paura di affrontare temi universali: il sacrificio, l’eroismo, la lotta per la sopravvivenza dell’umanità.
La minaccia della bomba sul pianeta Terra è metaforicamente potentissima. In un’epoca in cui le questioni ambientali e la fragilità del nostro mondo sono più attuali che mai, questa premessa risuona con una forza particolare.
Aspettative per il Futuro
Il primo film è uscito a luglio 2024, il secondo a novembre, e il terzo è programmato per aprile 2025. È un ritmo di uscite che mantiene alta l’attenzione senza essere troppo diluito nel tempo. Ogni film rappresenta un piccolo evento, e questa strategia di marketing sembra funzionare alla grande.
La distribuzione internazionale tramite Crunchyroll garantisce che anche noi occidentali potremo seguire le avventure della Yamato senza troppi ritardi. È una considerazione importante, perché progetti di questo calibro meritano di essere visti dal maggior numero possibile di appassionati.
Conclusioni
Yamato Rebel 3199 non è solo un remake: è una dichiarazione d’intenti. Studio Mother sta dicendo al mondo che l’animazione giapponese può ancora osare, può ancora raccontare storie epiche che parlano al cuore e alla mente. Con una produzione di questo livello, un cast eccezionale e una storia che promette di tenerci con il fiato sospeso, abbiamo tutti i motivi per essere ottimisti.
L’equipaggio della Yamato è pronto a salvare ancora una volta l’umanità. E noi saremo lì a tifare per loro, proprio come facevamo quarant’anni fa.


















