Borgman Lovers Rain – il film anime di fantascienza del 1990

Borgman (超音戦士ボーグマン, Chōon Senshi Bōguman ) è una serie televisiva anime di fantascienza trasmessa dalla Nippon Television dal 13 aprile al 21 dicembre del 1988. La storia racconta di una super squadra speciale costituita da tre membri che combatte un’organizzazione nota come GIL Crime Organization, che ha avuto origine dal Demon World. I tre personaggi principali sono: Chuck, Ryo e Anice. Ryo è il leader, mentre Chuck e Anice sono insegnanti di una scuola pubblica. A volte, gli studenti tendono ad aiutare o causare problemi ai Borgmen in qualche modo e alcuni addirittura conoscono le loro identità segrete. Ryo ha una motocicletta blu “moderna” parlante che può aggiornarsi da sola. Il codice di trasformazione del team è “Borg, Get On”. Ogni membro ha un cannone personale che corrisponde al colore della sua armatura, che appare solo per finire il mostro che combatte. Sono stati inoltre pubblicati due film, una miniserie OVA e un videogioco, rispettivamente nel 1989, 1990 e 1993.

Il film di animazione Borgan Love Rain

Il film di animazione Borgan Love Rain, venne pubblicato a dicembre del 1990 come OAV della durata di circa 30′ e come tempo narrativo si pone tra la fine della serie TV e le vicende narrate nei film di animazione Madnight Gigs e in Last Battle. Non a caso la Yamato Video decise, a suo tempo, di porre Lovers Rain come 36º episodio nell’ultima VHS della serie, che altrimenti ne avrebbe contenuti soltanto tre.

Questo OAV vede il ritorno di Michitaka Kikuchi come character designer: sono passati quasi due anni dalla serie TV e il suo stile si sta evolvendo, avvicinandosi a quello odierno, divenuto famoso soprattutto sotto il nome del suo alter ego Kia Asamiya. Ciò si riflette anche nel character design di questo OAV. Per quanto si noti che in fondo si tratta non di uno stravolgimento, ma comunque di un’evoluzione del suo stile di disegno, la differenza nell’aspetto dei personaggi è comunque evidente.

Storia

La vicenda si colloca a distanza di poco tempo dalla fine della guerra: pochi mesi, se non settimane. Su una Megalocity che tenta faticosamente di tornare alla normalità delle cose cade da giorni una pioggia battente e insistente. Il che potrebbe porre la scena nel periodo tra la metà di giugno e la fine di luglio, che in Giappone coincide con la stagione delle piogge.

Borgman Lovers Rain

Dei tre Borgman, Ryo è quello che sembra uscito più provato dalla fine delle ostilità, soprattutto dal punto di vista emotivo e psicologico. Il profondo senso di colpa per la morte di Memory lo attanaglia, infestando i suoi incubi notturni e impedendogli di ritrovare serenità. Le lunghe corse notturne sotto la pioggia in sella a Thunder servono solo ad acuire il suo stato di malinconia e il senso di vuoto.

Chuck e soprattutto Anice cercano di stargli vicino e di aiutarlo. Ma Ryo rifiuta testardamente qualunque tentativo in tal senso da parte dei suoi compagni ed amici. Anzi, tali tentativi hanno solo l’effetto di farlo chiudere ancora più in se stesso e nei suoi sensi di colpa, anche quando è ormai evidente che la degenerazione del suo equilibrio psichico sta seriamente compromettendo le sue funzioni cibernetiche e vitali, cominciando dal suo braccio destro, che non funziona più come dovrebbe.

Borgman Lovers Rain

Mentre la pioggia continua a scendere sulla città, indifferente agli avvenimenti che vi hanno luogo, Ryo, mosso dalla malinconia e dal suo malessere, si reca alla Psysonic School, che è in fase di ricostruzione dopo gli ingenti danni subiti nei giorni dell’ultima battaglia contro gli Yoma. Qui incontra Anice, che tenta di nuovo di avere un confronto con lui e di porgergli il suo aiuto, facendogli presente che è conscia dei problemi che sta avendo il suo braccio e ricordandogli che la responsabilità della morte di Memory non è sua soltanto, ma semmai da condividere tra tutti e tre. Ma per quanto Ryo sembri cominciare a capire i sentimenti della ragazza verso di lui e cosa la spinge, la ferisce rifiutando nuovamente il suo aiuto, e chiedendole di lasciarlo ancora un po’ da solo.

La sera, tornando a casa, l’attenzione di Ryo è attirata da un gatto che da giorni si ripara dalla pioggia nel suo garage. Mosso da tenerezza, il ragazzo lo raccoglie, e lo porta in casa con la promessa di dargli un po’ di latte. Purtroppo per Ryo, l’aspetto di gatto si rivela essere solo una copertura per uno Yoma, che per tutto quel tempo non ha fatto altro che nutrirsi dell’energia vitale di Ryo, essendo proprio lui la causa primaria degli incubi che infestano le notti e la mente del ragazzo. L’essere entrato in contatto fisico con Ryo non ha fatto altro che permettere allo Yoma di assorbire ancora più energia dal già provato corpo del ragazzo.

Borgman Lovers Rain

Lo Yoma scompare nel nulla, e Ryo decide di andarlo a cercare con Thunder per ingaggiare battaglia con lui e, chissà, riuscire finalmente a liberarsi dei suoi demoni. Il ragazzo raggiunge una zona della città ancora in fase di ricostruzione. Lo Yoma che l’aveva sorpreso nel suo appartamento non tarda a rivelarsi, provocandogli una ferita al braccio destro già debilitato. Con un diversivo, Ryo riesce a distrarlo e a rifugiarsi in un posto sicuro. Qui, però, viene di nuovo raggiunto dai suoi incubi e dai suoi sensi di colpa. Con la sua mente ormai pericolosamente sull’orlo della pazzia, rivede Dust Jead. Convinto che quest’ultimo si sia presentato per concludere il loro duello rimasto senza vincitori, comincia ad attaccarlo. Ma si ferma appena in tempo per scoprire che chi sta cercando di colpire non è Dust Jead, ma Anice, accorsa in suo aiuto. Spossato, il ragazzo si lascia cadere a terra e qui viene di nuovo colto dalle sue allucinazioni, che gli impediscono di accorgersi che Anice venga catturata dal mostro e del fatto che, nonostante questo, lei riesca a lanciargli il ricevitore sonico necessario per teletrasportare lì la sua baltector.

Ma l’ennesima visione di Memory, e il conseguente senso di colpa per la sua morte, impedisce a Ryo di accorgersi di qualunque cosa accada intorno a lui, e di reagire. L’ennesimo richiamo di Anice, sempre più stretta nella morsa del mostro, riesce finalmente a riportarlo alla realtà, dandogli modo di rendersi conto della situazione di estremo pericolo in cui versa l’amica.

Ryo raccoglie il suo ricevitore sonico e indossa la sua baltector, riuscendo quindi a liberare Anice dalla stretta dello Yoma. La ragazza rifiuta l’invito di Ryo a fuggire, esprimendo la sua volontà di combattere al suo fianco e richiamando quindi la propria psicoarmatura. Ma il corpo di Ryo, nonostante la baltector, è ancora profondamente provato a causa del suo stato emotivo. E questo fa di lui una facile preda dello Yoma, che lo fa cadere in una voragine nella quale Ryo scomparirebbe se non fosse per l’intervento di Anice, che gli impedisce di sprofondare afferrando la sua mano appena in tempo.

Mentre Anice si aggrappa a lui disperatamente, Ryo cade nuovamente in uno stato di trance, in preda ai suoi incubi e alle sue allucinazioni, che stavolta, però, hanno un effetto positivo: Ryo rivede di nuovo Memory e suo fratello Reminis (il cui cervello era stato trapiantato nel corpo del cyborg che sarebbe poi diventato Dust Jead). Ma è la donna stessa a discolpare Ryo della propria morte e di quella del fratello, invitandolo a non preoccuparsi per lei, ma a reagire e a guardare avanti, facendo un chiaro riferimento al suo rapporto con Anice.

Proprio il grido disperato di quest’ultimo, con il quale Anice esprime definitivamente i suoi sentimenti a Ryo, lo risveglia definitivamente, facendogli trovare la forza per uscire dalla voragine. Insieme, sconfiggeranno lo Yoma, e insieme si dirigono verso una nuova vita, mentre il sole torna finalmente a splendere su Megalocity.

Dati tecnici

Diretto da Kiyoshi Murayama
Prodotto da Koji Yoritsune
Scritto da Hideki Sonoda
Musica di Hiromoto Tobisawa
Studio Ashi Productions
Pubblicato 1 dicembre 1990
Durata 35 minuti

Fonte: https://it.wikipedia.org/

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