Cat’s Eye – Occhi di Gatto su Disney+ da venerdì 26 settembre

Cat’s Eye – Occhi di Gatto su Disney+ da venerdì 26 settembre

Che bello quando una serie che ha segnato un’epoca decide di tornare! Da venerdì 26 settembre, Disney+ ci regala la nuova versione di Cat’s Eye – Occhi di Gatto, e sinceramente non potevo essere più emozionato. Per chi come me è cresciuto a pane e anime negli anni ’80 e ’90, sentire che le tre sorelle Kisugi tornano in azione è un po’ come ritrovare un vecchio amico.

Un ritorno alle origini (con stile)

La cosa che mi ha colpito di più di questa nuova produzione è come sia riuscita a mantenere l’essenza dell’originale senza sembrare datata. Parliamoci chiaro: rivedere un classico degli anni ’80 nel 2024 può essere un’operazione rischiosa. Troppo fedele e rischi di sembrare vintage in senso negativo, troppo moderno e perdi quella magia che aveva reso speciale l’originale.

Invece qui sembra che abbiano trovato la quadra perfetta. Le dodici puntate seguono sempre Hitomi, Rui e Ai nelle loro doppie vite: caffettiere di giorno, ladre d’arte sofisticate di notte. Il Cat’s Eye Café rimane il loro quartier generale, quel luogo iconico dove si consumano caffè e si pianificano colpi impossibili.

Tsukasa Hojo sa il fatto suo

Cat’s Eye – Occhi di Gatto la nuova serie

Dietro tutto questo c’è sempre la mano di Tsukasa Hojo, il maestro che ci ha regalato non solo Cat’s Eye ma anche City Hunter e Angel Heart. Quest’uomo ha un talento particolare nel creare storie dove azione e sentimenti si intrecciano in modo naturale, senza mai risultare forzato. E si vede anche in questa nuova versione.

Il triangolo amoroso tra Hitomi e il detective Toshio rimane il cuore pulsante della serie. Pensateci: lei deve sfuggirgli ogni notte, lui deve catturarla, eppure si amano. È un paradosso che potrebbe sembrare ridicolo sulla carta, ma che Hojo riesce sempre a rendere credibile e toccante. Quella tensione costante tra dovere e sentimento è qualcosa che funziona sempre, indipendentemente dall’epoca.

Nostalgia che funziona

Cat’s Eye – Occhi di Gatto la nuova serie

Una delle mosse più intelligenti di questa produzione è aver coinvolto Ado per reinterpretare la sigla originale. Per chi non la conoscesse, Ado è una delle voci più interessanti del panorama musicale giapponese contemporaneo, capace di spaziare dal pop al rock con una facilità disarmante. Sentire la storica opening con un arrangiamento moderno ma rispettoso dell’originale è stato un momento davvero emozionante.

Non è solo nostalgia fine a se stessa, è un omaggio intelligente che riesce a creare un ponte tra generazioni diverse di spettatori. Chi c’era negli anni ’80 ritrova quelle sensazioni, chi scopre la serie per la prima volta non si sente escluso.

L’azione che ci piace

Ma parliamo dell’aspetto più spettacolare: i furti. Cat’s Eye non è mai stata solo una storia d’amore travestita da thriller, è sempre stata prima di tutto una serie d’azione con i controfiocchi. Le tre sorelle non sono ladre qualsiasi, sono artiste del crimine che trasformano ogni colpo in una performance.

La nuova serie promette “azione mozzafiato” e “furti ad alto rischio”, e da quello che si può intuire, sembra che abbiano mantenuto quello stile inconfondibile fatto di precisione, eleganza e un pizzico di spettacolarità che non guasta mai. Niente di eccessivamente sopra le righe, ma quella giusta dose di impossibile che rende tutto più divertente.

Disney+ e gli anime: una storia d’amore

Devo dire che Disney+ sta facendo un ottimo lavoro nel proporre contenuti anime di qualità. Oltre a Cat’s Eye, sulla piattaforma trovate chicche come BULLET/BULLET (diretto da Sunghoo Park, lo stesso di Jujutsu Kaisen, per capirci), Tokyo Revengers, e diversi altri titoli che vale la pena esplorare.

È interessante vedere come una piattaforma tradizionalmente associata ai contenuti family-friendly stia abbracciando un pubblico più maturo e variegato. Gli anime non sono più un prodotto di nicchia per appassionati, sono diventati mainstream, e operazioni come questa lo dimostrano chiaramente.

Perché guardare Cat’s Eye nel 2024?

La domanda che molti si faranno è: ma vale la pena guardare Cat’s Eye oggi? La mia risposta è un secco sì, per diversi motivi.

Primo: è una serie che ha influenzato profondamente il genere. Se amate storie di ladri gentiluomini alla Lupin III o thriller romantici ben costruiti, non potete perdervi quello che è stato uno dei capisaldi del settore.

Secondo: la qualità narrativa di Hojo è sempre stata sopra la media. Le sue storie hanno quel giusto equilibrio tra leggerezza e profondità che rende tutto molto godibile senza mai risultare banale.

Terzo: è un’occasione per scoprire o riscoprire un pezzo di storia dell’animazione giapponese, ma con una veste moderna che non fa rimpiangere gli anni passati.

Un finale che è un nuovo inizio

Quello che mi piace di più di questa operazione è che non sembra fatta giusto per sfruttare la nostalgia. C’è un rispetto genuino per il materiale originale, ma anche la voglia di raccontare qualcosa di nuovo a un pubblico diverso.

Le dodici puntate disponibili su Disney+ sono un ottimo modo per riavvicinarsi a questo universo o per scoprirlo per la prima volta. E chissà, magari se l’accoglienza sarà buona, potremmo vedere altre serie classiche tornare con lo stesso approccio intelligente.

Nel frattempo, non resta che accendere Disney+, preparare un buon caffè (magari al Cat’s Eye Café, se fosse possibile) e godersi il ritorno di tre delle ladre più eleganti della storia dell’animazione.

Gianluigi Piludu

Autore di articoli, illustratore e grafico del sito www.cartonionline.com