Dragon Ball Daima – Episodio 2: Glorio – Storia e recensione

Dragon Ball Daima – Episodio 2: Glorio – Storia e recensione

Se il primo ci aveva lasciati con il fiato sospeso per via del desiderio di Gomah e della trasformazione di Goku e compagni in bambini, questo ha alzato ancora di più il livello del mistero e dell’avventura. Andiamo con ordine e ripercorriamo insieme i momenti salienti.


Mr. Popo e il suo segreto sconvolgente

La puntata riprende proprio da dove eravamo rimasti: Goku, Kaioshin e Kibito arrivano al Palazzo di Dio per cercare risposte. Ed è qui che avviene una rivelazione da far saltare dalla sedia. Mr. Popo, sempre enigmatico e taciturno, questa volta non può nascondere la verità: rimuove il suo turbante e sotto… ha delle corna! Sì, avete capito bene. Questo getta un’ombra sul suo passato e lo lega in qualche modo al Regno dei Demoni. Nonostante le mille domande di Goku e Kaioshin, Popo mantiene il riserbo su molti dettagli, lasciandoci con il dubbio: qual è il suo vero ruolo in tutta questa storia?


Gomah e il rapimento di Dende

Mentre i nostri eroi cercano risposte, Gomah è tutt’altro che soddisfatto del suo desiderio. Lui voleva ben altro, ma Shenron lo ha accontentato solo in parte. La sua frustrazione si trasforma in azione: decide di rapire il piccolo Dende! La scena è molto tesa, con Piccolo che si accorge troppo tardi di quello che sta accadendo. La sensazione è che Gomah non sia solo un villain improvvisato, ma che dietro di lui ci sia un piano molto più grande.


Il ritorno del Bastone Nyoi e la riparazione della navicella

Sapendo che per raggiungere il Regno dei Demoni serve un passaggio speciale, Kaioshin e Kibito riesumano una vecchia astronave nascosta nei meandri del Palazzo di Dio. Però c’è un problema: è distrutta. Tocca a Bulma mettersi all’opera per ripararla, ma servirà tempo. Nel frattempo, Goku prende una decisione: ha bisogno del Bastone Nyoi. Corre da Karin e poi dal Maestro Muten per recuperarlo, regalandoci un momento nostalgico che ci riporta alle origini della saga.


L’arrivo di Glorio: amico o nemico?

E qui arriva la vera novità dell’episodio: Glorio. Un tizio dall’aria elegante, accompagnato da una squadra di scagnozzi dall’aspetto imponente. Si presenta come emissario di Re Kadan, un nome che non abbiamo mai sentito prima, e dice di avere una proposta per Goku e Kaioshin.

Glorio sostiene di conoscere un passaggio sicuro per il Regno dei Demoni e offre il suo aiuto, ma c’è qualcosa che non convince. Ha un sorriso troppo furbo e un modo di fare ambiguo. Sembra gentile, ma trasuda secondi fini da ogni gesto. Alla fine, Goku accetta il suo aiuto, e il gruppo parte con lui.


Un viaggio che parte nel peggiore dei modi

Le cose, ovviamente, non possono andare lisce. Durante una sosta in una città sconosciuta, la navicella di Glorio viene rubata, costringendo il gruppo a proseguire a piedi. Qui incontrano Panzy, una ragazza misteriosa che dice di essere la figlia di Re Kadan e che sembra sapere molto più di quanto voglia ammettere. La situazione si complica ulteriormente quando la polizia locale li insegue, accusandoli di essere dei fuggitivi.

L’episodio si chiude con il gruppo costretto a scappare, mentre Glorio, con un ghigno che la dice lunga, sussurra tra sé e sé qualcosa di poco rassicurante.

Recensione di Dragon Ball Daima – Episodio 2: “Glorio”

Recensione di Dragon Ball Daima – Episodio 2: “Glorio”

Dopo un primo episodio che ha messo in moto la storia con una premessa intrigante, il secondo episodio di Dragon Ball Daima continua a costruire il mistero, introducendo nuovi elementi che mescolano nostalgia, avventura e un pizzico di suspense. Ma sarà stato all’altezza delle aspettative? Vediamolo insieme.


Trama e ritmo: un episodio di transizione con spunti interessanti

L’episodio 2 di Dragon Ball Daima ha un chiaro obiettivo: espandere la trama e introdurre nuovi elementi narrativi. Ci troviamo di fronte a un episodio di transizione, dove le grandi battaglie e i momenti adrenalinici vengono messi da parte per lasciare spazio a rivelazioni e sviluppi importanti.

La scoperta delle corna di Mr. Popo è senza dubbio il momento più sorprendente: chi avrebbe mai pensato che questo enigmatico personaggio nascondesse un legame con il Regno dei Demoni? È un colpo di scena che apre scenari interessanti e che potrebbe ribaltare molte delle certezze che abbiamo sulla mitologia di Dragon Ball.

Dall’altro lato, il rapimento di Dende da parte di Gomah aggiunge un ulteriore elemento di tensione. Gomah, introdotto come il grande responsabile del desiderio che ha trasformato Goku e gli altri in bambini, si conferma un antagonista ambiguo. Il suo piano non è ancora chiaro, ma il suo comportamento impulsivo lo rende imprevedibile e potenzialmente molto pericoloso.

L’arrivo di Glorio è un altro tassello importante dell’episodio. Il suo aspetto raffinato e il modo in cui si presenta come un alleato sollevano più domande che risposte. È difficile fidarsi di lui, e tutto lascia pensare che sia una figura chiave negli eventi futuri.

Se da una parte la puntata fa bene nel costruire tensione e mistero, dall’altra il ritmo risulta a tratti un po’ lento. Alcune scene sembrano dilatate senza un vero motivo, come il viaggio di Goku per recuperare il Bastone Nyoi o la lunga conversazione con Kaioshin. È chiaro che gli sceneggiatori vogliono far respirare la narrazione, ma forse qualche scena più dinamica avrebbe giovato all’episodio.


Pro e Contro

Pro:

  • La rivelazione su Mr. Popo: un dettaglio inaspettato che apre nuovi scenari intriganti.
  • L’introduzione di Glorio: un personaggio affascinante e potenzialmente ambiguo.
  • Tensione narrativa: il rapimento di Dende e il mistero sul Regno dei Demoni tengono alta la curiosità.
  • Un tocco di nostalgia: il ritorno del Bastone Nyoi e il viaggio di Goku danno quel sapore classico che i fan amano.

Contro:

  • Ritmo un po’ lento: alcune scene si dilungano troppo senza un reale sviluppo.
  • Poca azione: per quanto le rivelazioni siano interessanti, manca un po’ di spettacolarità.
  • Glorio ancora troppo vago: è chiaro che sarà importante, ma per ora rimane un personaggio senza un vero impatto.

Conclusione: un episodio di preparazione che intriga, ma non entusiasma del tutto

L’episodio 2 di Dragon Ball Daima è un tassello fondamentale per la costruzione della storia, ma non è privo di difetti. Se da una parte riesce a mantenere viva la curiosità con rivelazioni sorprendenti e nuovi personaggi, dall’altra manca un po’ di azione e di ritmo.

Si tratta comunque di un episodio necessario: ogni buona saga ha bisogno di momenti di preparazione prima delle grandi esplosioni narrative. Ora che le pedine sono in movimento, le prossime puntate dovranno alzare il tiro per mantenere alto l’entusiasmo.

Voto: 7/10
Un episodio interessante, ma che potrebbe dividere il pubblico tra chi apprezza lo sviluppo narrativo e chi invece cerca già battaglie ed esplosioni. Il vero test sarà vedere come Dragon Ball Daima sfrutterà questi elementi nei prossimi episodi.

Episodi di Dragon Ball Daima

1 – La cospirazione 「インボウ」 – Inbō (11 ottobre 2024)
2 – Glorio 「グロリオ」 – Gurorio (18 ottobre 2024)
3 – Daima 「ダイマ」 – Daima (25 ottobre 2024)
4 – Una coppia frizzante 「オシャベリ」 – Oshaberi (1º novembre 2024)
5 – Panzy 「パンジ」 – Panji (8 novembre 2024)
6 – Fulmini 「イナヅマ」 – Inazuma (15 novembre 2024)
7 – Il collare 「クビワ」 – Kubiwa (22 novembre 2024)
8 – Il Tamagami 「タマガミ」 – Tamagami (29 novembre 2024)
9 – Ladri 「トウゾク」 – Touzoku (6 dicembre 2024)
10 – L’oceano 「ウナバラ」 – Unabara (13 dicembre 2024)
11 – La leggenda 「デンセツ」 – Densetsu (20 dicembre 2024)
12 – La vera forza 「ソコヂカラ」 – Sokodjikara (27 dicembre 2024)
13 – Sorpresa 「サプライズ」 – Sapuraizu (10 gennaio 2025)
14 – Tabù 「タブー」 – Tabū (17 gennaio 2025)
15 – Il terzo occhio 「サードアイ」 – Sādoai (24 gennaio 2025)
16 – Degesu 「デゲス」 – Degesu (31 gennaio 2025)
17 – Gomah 「ゴマー」 – Gomā (7 febbraio 2025)
18 – Risveglio 「メザメ」 – Mezame (14 febbraio 2025)
19 – Tradimento 「ウラギリ」 – Uragiri (21 febbraio 2025)
20 – Massima potenza 「ゼンカイ」 – Zenkai (28 febbraio 2025)

Gianluigi Piludu

Autore di articoli, illustratore e grafico del sito www.cartonionline.com