“La memoria è la biblioteca dell’anima,” scriveva Platone. Ma cosa succede se quella biblioteca viene spazzata via da un vento inarrestabile? Questa è la domanda che “Il Vento dell’Amnesia” (“A Wind Named Amnesia” nel titolo originale), tenta di rispondere. Originariamente un romanzo giapponese del 1983 scritto da Hideyuki Kikuchi, il film d’animazione è stato diretto da Kazuo Yamazaki e prodotto da Madhouse, ed è stato rilasciato nel 1990.
Trama
La storia è ambientata in un mondo post-apocalittico dove un vento misterioso ha cancellato tutte le memorie delle persone, riducendo la civilizzazione ad un’era preistorica. Il protagonista, Wataru, si imbatte in Johnny, un uomo che grazie ad un esperimento del governo è riuscito a mantenere la sua memoria. Johnny aiuta Wataru a riappropriarsi del linguaggio e delle funzioni base, ma muore poco dopo. Wataru, ora dotato di un nuovo scopo, intraprende un viaggio accompagnato da Sophia, una donna misteriosa con una missione particolare.
Un’Odissea Verso la Ricomposizione
Dietro questo scenario distopico, “Il Vento dell’Amnesia” esplora temi profondi come la memoria, l’identità e l’umanità. Nonostante il suo impatto devastante, il vento dell’amnesia serve anche come un meccanismo di azzeramento, forzando la società e i personaggi a confrontarsi con la vera essenza dell’essere umano.
Un Classico Riscoperto
La critica ha definito il film un vero e proprio classico. Raphael See di THEM Anime Reviews lo ha definito un “sleeper hit”, mentre Anime News Network ha lodato la sua profondità, nonostante abbia criticato un finale considerato debole. Il film viene descritto come “uno dei racconti post-apocalittici più unici e creativi mai tessuti” da Bamboo Dong. È impossibile ignorare anche le alte produzioni del film, spesso citate come uno dei suoi punti di forza.
Memorie Aliene e Destino Umano
Una delle svolte più intriganti della storia è quando Sophia rivela di essere un’aliena e che la sua razza è responsabile per il vento che ha cancellato la memoria della Terra. Questa rivelazione pone una domanda etica fondamentale: abbiamo il diritto di alterare l’evoluzione di un altro pianeta, anche se con buone intenzioni?
Riflessioni Finali
“Il Vento dell’Amnesia” è molto più di un semplice film di animazione. È un viaggio filosofico attraverso il labirinto della memoria umana, un’indagine sull’essenza dell’identità e un sondaggio sull’etica della manipolazione. La sua tematica continua a essere rilevante, specialmente in un’era dominata dalla tecnologia e dai Big Data, dove la nostra memoria è costantemente sotto assedio. Se hai l’opportunità, fai un viaggio nel vento dell’Amnesia; è un viaggio che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui vedi te stesso e il mondo intorno a te.
Con queste parole, vi invito a riscoprire o scoprire per la prima volta questo capolavoro dimenticato. È un film che merita di essere rivisto con occhi nuovi, specialmente in un momento in cui la questione della memoria collettiva è così rilevante. “Il Vento dell’Amnesia” è disponibile in varie edizioni home video e streaming, per permettere a tutti di farsi travolgere da questo turbine di emozioni e riflessioni.
Scheda Tecnica: “Il Vento dell’Amnesia”
Titolo originale: 風の名はアムネジア (Kaze no Na wa Amnesia)
Lingua originale: Giapponese
Paese di produzione: Giappone
Anno di produzione: 1990
Durata: 80 minuti
Genere: Animazione, Avventura, Fantascienza
Staff Tecnico e Artistico
Regia: Kazuo Yamazaki
Soggetto: Hideyuki Kikuchi
Sceneggiatura: Kazuo Yamazaki, Kenji Kurata, Yoshiaki Kawajiri
Casa di produzione: Madhouse
Distribuzione in italiano: Granata Press
Musiche: Hidenobu Takemoto, Kazz Toyama
Art director: Mutsuo Koseki
Character design: Satoru Makamura
Doppiatori
Versione Originale
- Kazuki Yao: Wataru
- Keiko Toda: Sophia
- Kappei Yamaguchi: Johnny
- Noriko Hidaka: Lisa
- Osamu Saka: Simpson
- Yūko Mita: Sue
- Daisuke Gōri: Little John
Versione Italiana
- Riccardo Rossi: Wataru
- Cinzia De Carolis: Sophia
- Massimiliano Alto: Johnny
- Francesca Guadagno: Lisa
- Gianni Vagliani: Simpson
- Paola Majano: Sue
- Giuliano Santi: Little John