Jujutsu kaisen Episodio 2 – Per me stesso – Storia e recensione

Se il primo episodio ci aveva introdotto nel mondo delle maledizioni con una botta di adrenalina e un finale mozzafiato, il secondo episodio di Jujutsu Kaisen parte subito forte, senza lasciarci il tempo di respirare. Itadori ha ingerito il Dito Maledetto e ora ha un demone dentro di sé. Il problema? Tutti lo vogliono morto.
Ma hey, chi ha mai detto che diventare uno stregone fosse facile?
Giudizio immediato: Itadori è una minaccia?
L’episodio si apre con Itadori che viene immediatamente arrestato dal mondo degli stregoni, perché – giustamente – nessuno si fida di uno che ospita il Re delle Maledizioni dentro il proprio corpo. In un attimo, il nostro protagonista passa dall’essere un normale studente delle superiori a un condannato a morte.
E qui entra in scena Satoru Gojo.
Difficile spiegare quanto questo personaggio rubi la scena. Carismatico, sarcastico e con un livello di fiducia in sé stesso fuori scala, Gojo non si scompone nemmeno davanti a Sukuna, il potentissimo spirito maledetto che ha preso dimora nel corpo di Itadori. E anzi, decide di testare di persona il controllo che Itadori ha sulla sua nuova “coinquilina” demoniaca.
Risultato? Gojo umilia completamente Sukuna, dimostrando di essere uno degli stregoni più forti in circolazione. Ma nonostante il talento di Itadori nel riprendere il controllo, la sentenza del mondo delle maledizioni è chiara: è troppo pericoloso e deve morire.
Solo che c’è un’alternativa…
Un destino segnato, ma con un’opzione in più
Ed è qui che arriva la proposta che cambia tutto.
Gli stregoni decidono che Itadori può vivere fino a quando non avrà ingerito tutti i Dita di Sukuna. Solo allora potrà essere ucciso, eliminando così la minaccia in un colpo solo.
E qui vediamo la prima grande prova del carattere di Itadori. Perché accettare una missione suicida sapendo che alla fine morirà comunque? La risposta è semplice: il suo nonno gli ha insegnato che chi è forte deve proteggere gli altri.
E così, senza paura e senza esitazione, Itadori decide di accettare il suo destino e diventare uno stregone di Jujutsu.
L’incontro con Fushiguro e la Scuola di Jujutsu
Una volta presa la decisione, arriva il momento di iniziare il vero addestramento. E chi meglio di Megumi Fushiguro, il ragazzo dai poteri di evocazione e dal carattere perennemente scazzato, per accompagnarlo?
Il loro rapporto è già interessante: Itadori è istintivo, emotivo e impulsivo, mentre Fushiguro è razionale e riservato. I due si completano, ma allo stesso tempo si scontrano su quello che significa davvero essere uno stregone.
E poi c’è la presentazione ufficiale della Scuola di Jujutsu, un posto dove i migliori stregoni vengono addestrati per combattere le maledizioni. E chi li aspetta all’ingresso? Ovviamente il preside, Masamichi Yaga, che – sorpresa sorpresa – non è convinto di accettare Itadori.
E così arriva la prova definitiva: Itadori deve dimostrare di avere una motivazione valida per entrare nella scuola.
Ma non basta dire “voglio salvare gli altri”. Yaga vuole sapere se questa decisione è davvero sua, o solo un peso che porta per via delle ultime parole di suo nonno.
Conclusione: Un nuovo inizio, ma a che prezzo?
Alla fine dell’episodio, Itadori non solo accetta la missione suicida, ma inizia ufficialmente il suo cammino come stregone di Jujutsu.
Abbiamo visto la sua crescita in pochissimo tempo, e abbiamo capito che, nonostante il suo carattere spensierato e la sua forza fuori dal comune, non sarà un viaggio facile.
Ora la domanda è: quanto tempo gli rimane prima di perdere il controllo su Sukuna?
Una cosa è certa: Jujutsu Kaisen è appena iniziato, e già ci ha regalato tensione, combattimenti epici e personaggi memorabili. Se il livello è già così alto al secondo episodio, cosa ci aspetta nel futuro?
Recensione di Jujutsu Kaisen – Episodio 2: “Per me stesso”
Dopo un primo episodio che ha mescolato azione frenetica, terrore e un cliffhanger da brividi, il secondo episodio di Jujutsu Kaisen cambia leggermente marcia, spingendo di più sulla costruzione del mondo e dei personaggi. Itadori si ritrova catapultato in una realtà che non conosce, dove il confine tra bene e male è più sottile di quanto pensasse. E, soprattutto, deve prendere la decisione più importante della sua vita.
Ma l’episodio avrà mantenuto alta l’intensità del primo? Vediamo insieme cosa ha funzionato e cosa meno.
La Sentenza di Itadori: Destinato a Morire?
L’episodio riparte dal colpo di scena precedente: Itadori ha ingerito il Dito Maledetto ed è diventato il nuovo ospite di Sukuna, il Re delle Maledizioni. Il problema? Nessuno sa se riuscirà a controllarlo a lungo, ed è per questo che il verdetto è immediato: deve essere eliminato.
Ma prima che possano giustiziarlo, entra in scena Satoru Gojo, uno dei personaggi più carismatici dell’intero anime. Gojo è sfrontato, sicuro di sé e sembra divertirsi un mondo a tenere in pugno la situazione. Decide di testare Itadori facendogli cedere il controllo a Sukuna… solo per umiliare completamente il Re delle Maledizioni in pochi secondi.
È una scena che stabilisce subito la gerarchia di potere: Gojo è un mostro, Sukuna è pericoloso, ma Itadori ha ancora un potenziale tutto da esplorare.
La Scelta di Itadori: Diventare uno Stregone Jujutsu
Dopo l’incontro con Gojo, viene presentata a Itadori una scelta che in realtà non è una scelta vera e propria. Può morire subito o può accettare di raccogliere tutti i Dita Maledetti di Sukuna, per poi essere eliminato definitivamente.
Ed è qui che vediamo il primo vero sviluppo del protagonista. Nonostante sappia che sta firmando una condanna a morte a lungo termine, accetta senza esitazione. Perché?
Perché non vuole più lasciare che gli altri muoiano senza motivo.
Qui entra in gioco un tema fondamentale della serie: quanto vale la vita umana? Itadori, cresciuto con il motto del nonno (“Aiuta gli altri finché puoi”), si porta addosso il peso della responsabilità. Ma il bello è che l’anime ci mostra che questa non è ancora una vera motivazione.
E sarà proprio il prossimo ostacolo, il preside della scuola Jujutsu, a metterlo alla prova.
L’Accademia Jujutsu e la Prova del Preside Yaga
Una volta portato alla Scuola di Jujutsu di Tokyo, Itadori incontra il preside Masamichi Yaga, che non è affatto convinto di volerlo accettare come studente. E invece di chiedergli quanto sia forte o quanta resistenza abbia, gli chiede una cosa molto più profonda:
“Perché vuoi fare tutto questo? È davvero la tua volontà o stai solo portando avanti il desiderio di qualcun altro?”
Ed è qui che Itadori capisce che non basta dire di voler proteggere gli altri. Serve una motivazione vera, personale. Vuole davvero essere uno stregone o sta solo seguendo le ultime parole del nonno?
Questa scena è fondamentale perché ci fa vedere un protagonista che inizia già a mettere in discussione le proprie convinzioni. Non è un eroe senza macchia e senza paura, ma un ragazzo che sta ancora cercando di capire chi è e cosa vuole.
Pro e Contro
✅ Pro:
- Introduzione di Satoru Gojo: Un personaggio magnetico, che si prende subito la scena con il suo mix di carisma e potenza fuori scala.
- Sviluppo di Itadori: Il protagonista dimostra subito che non è un eroe stereotipato, ma un ragazzo con dubbi e paure reali.
- Momenti di tensione ben costruiti: Dall’incontro con Sukuna alla prova del preside, ogni scena ha un peso narrativo importante.
- Dialoghi intelligenti e significativi: Il confronto con Yaga è un ottimo esempio di come Jujutsu Kaisen sappia alternare azione e riflessione senza perdere ritmo.
- Animazione sempre solida: Le scene d’azione, anche se meno presenti, sono fluide e ben dirette.
❌ Contro:
- Poca azione rispetto al primo episodio: Se cercavi un altro episodio pieno di combattimenti, potresti trovarlo più lento.
- Poca presenza di Sukuna: Dopo il grande impatto del primo episodio, il Re delle Maledizioni resta un po’ troppo in ombra.
- Il ritmo a tratti rallenta: Alcuni momenti, come il viaggio verso la scuola, potevano essere più dinamici.
Conclusione: Un Episodio di Transizione Necessario
Il secondo episodio di Jujutsu Kaisen non punta tutto sull’azione, ma getta le basi per lo sviluppo di Itadori e del mondo Jujutsu. La presenza di Gojo è una boccata d’aria fresca e il confronto con il preside Yaga aggiunge una profondità che molti shonen spesso trascurano.
Non è un episodio che lascia con il fiato sospeso come il primo, ma è un passaggio fondamentale per capire chi è davvero il protagonista e cosa lo spinge a combattere.
Ora che la scuola è alle porte e la missione è chiara, la vera domanda è: Itadori è pronto a reggere il peso del destino che si è scelto?
🔹 Voto: 8/10
Un episodio meno esplosivo ma ricco di significato, che rafforza il protagonista e introduce personaggi destinati a diventare iconici. Jujutsu Kaisen continua a costruire la sua leggenda.
Episodi di Jujutsu Kaisen
Prima Stagione (2020-2021) – 24 episodi
- Ryomen Sukuna
- Per me stesso
- La ragazza d’acciaio
- La manifestazione terrena dell’utero maledetto
- La manifestazione terrena dell’utero maledetto – Parte 2
- Dopo la pioggia
- Assalto
- Noia
- Pesciolini e punizione inversa
- Trasformazione senza scopo
- Ostinazione
- A te di un tempo
- A domani
- Scambio con la scuola sorella di Kyoto – Battaglia a squadre 0
- Scambio con la scuola sorella di Kyoto – Battaglia a squadre 1
- Scambio con la scuola sorella di Kyoto – Battaglia a squadre 2
- Scambio con la scuola sorella di Kyoto – Battaglia a squadre 3
- Saggio
- Lampo nero
- Fuori standard
- Jujutsu Koshien
- L’origine dell’obbedienza cieca
- L’origine dell’obbedienza cieca – Parte 2
- Complici
