Jujutsu kaisen Episodio 3 – La ragazza d’acciaio – Storia e recensione

4 Aprile 2025

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Quando una martellata può valere più di mille parole.

Allora, eccoci al terzo episodio, e finalmente entra in scena lei: Nobara Kugisaki, la ragazza dal sorriso tagliente e dal martello pesante. Diciamo subito una cosa: questa puntata ha un’energia tutta sua. Dopo l’introduzione di Yuji e Megumi, era il momento di vedere che tipo di dinamica avrebbe avuto il team con l’arrivo del terzo elemento. E no, Nobara non delude nemmeno un secondo.

Appena si presenta, Nobara fa capire subito il suo stile: diretta, arrogante il giusto, con una presenza che non ha bisogno di urli per imporsi. È una di quelle che ti dice le cose in faccia e poi ti lancia un chiodo, giusto per essere sicura che tu abbia capito. Ma dietro l’atteggiamento spavaldo, si intuisce qualcosa di più.

Gojo, il nostro maestro mascherato, li porta tutti in missione: edificio infestato, maledizioni da esorcizzare e il solito “vediamo di che pasta siete fatti”. Una scusa per testare Nobara sul campo e vedere come si muove con i suoi nuovi compagni.

Il bello arriva subito. Nobara si lancia nell’edificio con una sicurezza che spiazza. E quando tira fuori il suo stile di combattimento – martello e chiodi caricati di energia maledetta – è uno spettacolo. I suoi movimenti sono decisi, precisi, quasi coreografici. Ma soprattutto: funzionali.

Durante la missione si ritrova davanti a una scelta difficile: salvare un bambino usato come scudo o andare dritta per la sua strada. E qui la vediamo esitare per un secondo. Ma è in quell’attimo che si rivela il suo lato più umano, quello che non si ferma davanti alla paura e agisce comunque.

Con l’aiuto di Yuji, che entra in scena proprio al momento giusto, riesce a risolvere la situazione senza danni. È una sequenza che mostra non solo l’efficacia delle tecniche, ma anche quanto la fiducia reciproca stia iniziando a formarsi tra loro.

Cosa rende questo episodio così forte? Il fatto che Nobara non viene presentata come semplice supporto o personaggio di contorno. Ha una motivazione chiara, un carattere definito e una presenza scenica che regge benissimo da sola. È testarda, orgogliosa, ma ha anche un senso profondo di ciò che è giusto.

E soprattutto, si impone senza mai dover “dimostrare” di essere all’altezza in quanto ragazza. È forte. Punto.

“La ragazza d’acciaio” è un episodio di rodaggio che funziona alla grande. Introduce un nuovo personaggio, lo mette subito alla prova e riesce a far emergere una dinamica di gruppo che promette scintille. L’azione è ben dosata, i momenti più emotivi arrivano con naturalezza e il ritmo tiene sempre alta l’attenzione.

E poi, diciamocelo: vedere una maledizione stesa da un chiodo ben piazzato ha qualcosa di incredibilmente soddisfacente.

**Recensione – Jujutsu Kaisen Episodio 3: “La ragazza d’acciaio”**

Il primo vero colpo (di martello) al cuore della squadra

Il terzo episodio di Jujutsu Kaisen segna un punto di svolta: la squadra comincia a prendere forma, l’azione trova un ritmo più solido, e la narrazione inizia a inserire con naturalezza quei momenti di umanità che danno spessore ai personaggi. “La ragazza d’acciaio” non è solo un titolo accattivante: è la dichiarazione d’intenti di un personaggio che, fin dal primo secondo, non ha nessuna intenzione di passare inosservato.

✅ Pro – Cosa funziona e perché

📌 Nobara Kugisaki: carisma e impatto immediato

Nobara si presenta come una forza della natura. È ruvida, testarda, sicura di sé e porta un’energia nuova, diversa da quella di Yuji e Megumi. Il bello è che non ha bisogno di essere “cool” nel senso classico per farsi amare: è sincera, un po’ sboccata e tremendamente vera. In un solo episodio, si guadagna il suo spazio senza forzature.

📌 Stile di combattimento originale

L’utilizzo del martello e dei chiodi è visivamente interessante e narrativamente efficace. La tecnica di Nobara non è solo “strana”: è funzionale alla tensione delle scene, permette strategie intelligenti e ha una coreografia che si fa ricordare. Non è lì per decorare: rende il combattimento più vario e meno prevedibile.

📌 Il tono tra serietà e ironia

L’episodio riesce a mantenere l’equilibrio tipico di Jujutsu Kaisen: momenti di tensione reale alternati a brevi gag che alleggeriscono il ritmo senza banalizzare. Nobara che litiga con Yuji fin dal primo minuto è uno di quei siparietti che fanno ridere ma allo stesso tempo costruiscono carattere.

📌 Lavoro sul gruppo

Con l’introduzione di Nobara, si inizia a intuire il tipo di dinamiche che si svilupperanno tra i tre protagonisti. Yuji è l’entusiasta impulsivo, Megumi il silenzioso razionale, e Nobara… il catalizzatore caotico. E funziona. C’è subito un’alchimia imperfetta ma promettente.

❌ Contro – Le piccole sbavature

⚠️ Il test è troppo semplice

La missione affidata a Nobara è utile per mostrarne le abilità, ma la minaccia affrontata è decisamente debole. Si capisce che è solo un pretesto, ma avrebbe potuto offrire qualche ostacolo in più, magari per stimolare ancora di più l’interazione tra i personaggi.

⚠️ Megumi resta sullo sfondo

Mentre Yuji e Nobara vengono messi sotto i riflettori, Megumi viene praticamente parcheggiato. Non è grave – è l’episodio di Nobara, dopo tutto – ma una piccola scena in più con lui avrebbe aiutato a rafforzare la coesione del gruppo.

⚠️ Backstory accennata ma non approfondita

Si intravede un frammento del passato di Nobara, un accenno al perché è diventata una strega Jujutsu, ma viene lasciato lì, appeso. Probabilmente tornerà più avanti, ma qui avrebbe potuto dare un po’ più di peso emotivo alla sua determinazione.

🎯 Conclusione

“La ragazza d’acciaio” è un episodio fondamentale non tanto per la trama, quanto per l’identità del gruppo e l’equilibrio dei personaggi. Nobara arriva e spacca, letteralmente e narrativamente. Porta con sé uno stile nuovo, uno spirito combattivo forte e una carica che, da questo momento in poi, diventa indispensabile.

L’episodio corre via veloce, diverte, intrattiene e piazza i primi veri semi di quella che sarà una delle dinamiche più riuscite della serie. E anche se l’azione resta contenuta e il pericolo non fa tremare, il carattere che emerge in ogni scena vale più di mille maledizioni.

🔸 Voto: 8/10
Un episodio vivace e centrato sul personaggio, che introduce Nobara nel modo migliore possibile. Ritmo sostenuto, dialoghi taglienti, azione originale e trio che inizia a carburare. Il motore di Jujutsu Kaisen è acceso – e ora, si comincia davvero.