Una barca in giardino (2025) – il film di animazione nelle sale italiane il 13 febbraio 2025

Se sei un appassionato di animazione francese, preparati a salpare con “Una barca in giardino” (Titolo originale: Slocum et moi), l’ultimo capolavoro di Jean-François Laguionie. Questo film d’animazione, che ha già conquistato il pubblico al Festival di Cannes, arriverà nelle sale italiane il 13 febbraio 2025, distribuito da Trent Film con il patrocinio della Lega Navale Italiana.
Ambientato nella Francia dei primi anni ’50, il film segue la storia di François, un ragazzino di dieci anni che vive con i genitori, Pierre e Geneviève. La loro vita tranquilla viene sconvolta quando Pierre decide di costruire una replica della Spray, la barca con cui il navigatore canadese Joshua Slocum compì il primo giro del mondo in solitaria nel 1895. Questa impresa familiare diventa un viaggio di scoperta, crescita e legami ritrovati.
Laguionie, noto per opere come “La traversata del tempo” e “Louise en hiver”, porta sullo schermo una storia ispirata alla sua infanzia, offrendo una riflessione poetica sul rapporto padre-figlio e sull’importanza dei sogni. La sua narrazione delicata e l’animazione suggestiva promettono di incantare sia gli adulti che i più giovani.
Con una durata di 90 minuti, “Una barca in giardino” è un’esperienza cinematografica che invita lo spettatore a immergersi in un mondo di emozioni e riflessioni, ricordandoci che, a volte, i sogni più grandi possono nascere proprio nel nostro giardino.
Non perdere l’occasione di vedere questo gioiello dell’animazione francese al cinema dal 13 febbraio 2025.
Slocum et moi: il viaggio più incredibile è quello che facciamo dentro di noi

Ci sono film d’animazione che ti trascinano in avventure epiche, tra battaglie spaziali e creature fantastiche. E poi ci sono quei film che, con un tratto leggero e una narrazione delicata, ti portano in un viaggio molto più intimo, profondo, quasi sussurrato. “Slocum et moi” di Jean-François Laguionie è proprio questo tipo di film: una storia che sa di ricordi, di sogni infantili e di quella magia quotidiana che solo l’animazione d’autore sa catturare.
Il film è stato presentato alla Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2024, anche se ironia della sorte, la sua proiezione sulla spiaggia è stata rinviata… per troppo vento. Destino beffardo per una storia che parla proprio di navigazione e di mari aperti! Ma per fortuna, la pellicola ha trovato la sua giusta dimensione nella sala Bazin, dove ha potuto incantare la stampa e gli appassionati di animazione.
Trama: una barca, un giardino e un mare di emozioni
Siamo nella Francia degli anni ’50, un’epoca di ricostruzione e di sogni a occhi aperti. François, un ragazzino di 11 anni con la passione per il disegno, vede la sua tranquilla quotidianità sconvolta quando suo padre Pierre decide di costruire una barca a grandezza naturale nel giardino di casa. Ma non una barca qualsiasi: Pierre vuole replicare la Spray, la leggendaria imbarcazione con cui Joshua Slocum è diventato il primo uomo a circumnavigare il mondo in solitaria tra il 1895 e il 1898.
Ma questo non è solo un progetto di falegnameria su larga scala: è il modo in cui Pierre tenta di creare un legame con suo figlio, un ponte tra sogno e realtà, tra la libertà assoluta degli oceani e la staticità rassicurante della terraferma. Nel frattempo, François scopre che Pierre non è il suo vero padre e deve confrontarsi con una realtà familiare più complessa di quanto immaginasse.
Così, tra assi di legno, chiodi e mappe nautiche, il giardino di famiglia diventa un porto sicuro, un cantiere di emozioni in cui padre e figlio imparano a conoscersi davvero.
Uno stile visivo che racconta più delle parole
Laguionie, ormai 84enne, è un vero poeta dell’animazione, e anche in Slocum et moi non si smentisce. Lo stile grafico è delicato, essenziale, quasi evanescente, come se fosse disegnato su un vecchio taccuino di viaggio. Il tratto morbido e i colori sfumati danno alla storia un senso di malinconica bellezza, che si sposa perfettamente con il ritmo lento e contemplativo del film.
L’animazione mescola 2D e 3D con grande intelligenza: le figure umane e i paesaggi sembrano usciti da un dipinto impressionista, mentre le scene ambientate nell’oceano hanno una leggerezza quasi onirica. Non c’è nulla di esagerato o iper-realistico, ma tutto è funzionale a creare un’atmosfera intima e accogliente.
Se Le stagioni di Louise (2016), il precedente film di Laguionie, esplorava la vecchiaia e il tempo che passa, Slocum et moi si muove in direzione opposta: qui è il tempo della crescita, delle scoperte, del primo amore e del bisogno di appartenere a qualcosa di più grande.
Un racconto di formazione che parla di tutti noi
Uno dei punti di forza del film è la stratificazione della narrazione. Se a primo impatto sembra un classico coming-of-age, in realtà Slocum et moi è molto di più:
✔ È una storia sul rapporto padre-figlio, sulla difficoltà di comunicare e sulla necessità di trovare un linguaggio comune (che in questo caso è il legno e la passione per la navigazione).
✔ È un film sulla scoperta della propria identità, su come le verità inaspettate possano spaventare, ma anche liberare.
✔ È un omaggio al viaggio, quello fisico e quello interiore. Il sogno di Slocum di esplorare il mondo diventa metafora di un viaggio emotivo che coinvolge tutti i personaggi.
E poi c’è il tempo, che in questo film scorre in modo diverso: la costruzione della barca dura anni, senza fretta, mentre i pensieri di François viaggiano velocissimi, tra sogni ad occhi aperti e paure mai dette.
Punti di forza e debolezze
✔ PRO
✅ Uno stile visivo poetico e raffinato, che si distingue dall’animazione mainstream.
✅ Una storia profonda e delicata, capace di emozionare senza mai forzare il dramma.
✅ Un ritmo contemplativo che lascia spazio alla riflessione, perfetto per chi ama i film che sanno raccontare “con il silenzio”.
✅ Un bellissimo uso del suono e della colonna sonora, con musiche di Pascal Le Pennec che accompagnano la storia senza sovrastarla.
✖ CONTRO
❌ Il ritmo lento potrebbe non essere adatto a tutti, soprattutto a chi cerca un’animazione più movimentata.
❌ Alcuni dettagli della storia rimangono abbozzati, lasciando alcune domande aperte.
❌ Il film non è per tutti: se cerchi azione o colpi di scena, qui non li troverai.
Conclusione: un gioiello da non perdere
“Slocum et moi” è uno di quei film che non ha bisogno di urlare per farsi sentire. È una storia fatta di dettagli, di sguardi, di attimi sospesi tra passato e futuro. Non è un film che punta a stupire con effetti speciali o con scene spettacolari, ma colpisce dritto al cuore con la sua autenticità.
Se ami l’animazione d’autore, le storie intime e poetiche, e i film che ti lasciano dentro una dolce malinconia, non perdertelo. Laguionie ci regala un altro piccolo capolavoro, un viaggio che vale la pena fare, anche senza mai muoversi dal proprio giardino.
🎥 Voto finale: 8,5/10 – Un’animazione raffinata e commovente, da vedere con il cuore aperto.