Wish Kid – la serie animata del 1991
Tra le tante serie animate dei primi anni ’90, Wish Kid occupa un posto speciale nel cuore di chi amava sognare la domenica mattina davanti alla TV. Prodotta da DIC Animation City in collaborazione con Reteitalia S.p.A. e il canale spagnolo Telecinco, andò in onda per la prima volta negli Stati Uniti su NBC dal 14 settembre al 7 dicembre 1991. La serie contava 13 episodi da circa 30 minuti ciascuno, destinati a un pubblico familiare e soprattutto ai bambini tra gli 8 e i 12 anni. L’idea nacque da Andy Heyward, con la sceneggiatura di Jeffrey Scott e la regia di Chuck Patton. Il grande richiamo, però, fu la presenza di Macaulay Culkin, allora al culmine della popolarità dopo Mamma, ho perso l’aereo, che dava voce (e volto nei segmenti live-action) al protagonista Nick McClary.
La storia e il tema

Il piccolo Nicholas “Nick” McClary è un ragazzino di dieci anni che un giorno scopre che il suo guantone da baseball è stato colpito da una mini stella cadente. Da quel momento, ogni volta che lo colpisce tre volte, il guantone realizza un desiderio. Ma c’è un trucco: il potere funziona solo una volta alla settimana e l’effetto dura poco. Ovviamente, i desideri di Nick finiscono quasi sempre per ritorcersi contro di lui, creando situazioni comiche, caotiche e a volte persino toccanti.
Ogni episodio comincia con Macaulay Culkin in carne e ossa, che introduce la storia come se fosse un racconto tratto dalla sua stessa esperienza, dando al cartone una sensazione di vicinanza e calore familiare.
I personaggi

Nick è il classico ragazzino curioso, impulsivo e dal cuore d’oro. Accanto a lui c’è Darryl Singletary, il migliore amico e unico a conoscere il segreto del guantone: un po’ pavido, ma sempre pronto ad aiutare. A fare da antagonista c’è Francis “Frankie” Dutweiler, il bullo del quartiere, che spesso finisce nei guai per colpa (o grazie) ai desideri di Nick.
La famiglia McClary è composta dal padre Mel, reporter e fotografo, e dalla madre Adrienne, agente immobiliare sempre di corsa. C’è poi la sorellina Katie, doppiata da Quinn Culkin, sorella reale di Macaulay, che aggiunge un tocco di ironia domestica. A completare il quadro troviamo il cane Slobber e la ficcanaso signora Opal, la vicina sempre impicciona.
Messaggio e temi
Dietro la sua apparenza leggera, Wish Kid nasconde un messaggio chiaro: i desideri facili non portano a vere soluzioni. Nick impara che la magia può aiutarti solo fino a un certo punto, e che la vera crescita nasce dagli errori e dalla responsabilità. È un tema universale, che parla di amicizia, fiducia e maturità, con un tono sempre allegro e accessibile.
Recensione
Wish Kid è una piccola perla degli anni ’90, un mix di commedia e fantasia con un’anima più profonda di quanto sembri. Pur non avendo avuto una lunga vita televisiva (una seconda stagione era prevista ma mai realizzata), la serie ha lasciato un ricordo affettuoso nei fan di allora. La scelta di unire segmenti live-action e animazione fu innovativa per l’epoca e diede al cartone un fascino unico.
Certo, l’animazione non raggiunge i livelli dei grandi colossi come DuckTales o Animaniacs, ma il tono spensierato, l’ironia intelligente e la presenza di Culkin la rendono una serie piacevole e genuina.
Riguardarla oggi è come aprire un vecchio album di ricordi: ingenua, sì, ma piena di cuore. In fondo, chi non ha mai sognato di avere un guantone magico per far avverare i propri desideri — almeno una volta alla settimana?



















