Dragon Ball Z – Il destino dei Saiyan / Dragon Ball Z: Cooler’s Revenge

Dragon Ball Z – Il destino dei Saiyan / Dragon Ball Z: Cooler’s Revenge

“Dragon Ball Z: Il destino dei Saiyan” (titolo originale giapponese “ドラゴンボールZ とびっきりの最強対最強”, letteralmente “Dragon Ball Z – L’incredibilmente forte contro il più forte”) rappresenta un capitolo significativo nell’immensa saga di “Dragon Ball”. Diretto da Mitsuo Hashimoto e rilasciato nel 1991, questo mediometraggio anime si distingue per essere l’ottavo film basato sul celebre manga di Akira Toriyama e il quinto derivante specificamente dalla serie televisiva “Dragon Ball Z”.

La première di questo film si è tenuta il 20 luglio 1991 durante il festival Toei Anime Fair, evento che ha visto la proiezione congiunta di altri due mediometraggi: “Magical Taruruuto-kun: Moero! Yuujou no mahou taisen” e “Dragon Quest: Dai no daibōken”. Questa tripla proiezione ha sottolineato la diversità e la ricchezza dell’animazione giapponese di quel periodo, offrendo al pubblico un’ampia gamma di stili e narrazioni.

Un elemento distintivo di “Il destino dei Saiyan” è il coinvolgimento diretto di Akira Toriyama, il creatore del manga originale, che per la prima volta ha disegnato interamente i personaggi per un film della serie. Questo dettaglio non solo ha garantito una coerenza visiva con il materiale sorgente ma ha anche arricchito il film di un’aura di autenticità molto apprezzata dai fan.

La narrazione del film si inserisce armoniosamente nell’universo di “Dragon Ball Z”, esplorando tematiche care alla serie come il coraggio, l’amicizia e la lotta tra il bene e il male. La trama segue le avventure di Goku e dei suoi amici nel loro scontro con nuovi potenti nemici, in una storia che si estende oltre i confini della Terra, toccando l’universo stesso e le sue innumerevoli minacce.

Musicalmente, “Il destino dei Saiyan” si distingue per l’introduzione di una nuova canzone per i titoli di coda, “Tobikkiri no saikyō tai saikyō”, interpretata da Hironobu Kageyama e gli Ammy. Questo brano, composto da Dai Satō e Chiho Kiyoka, non solo arricchisce l’esperienza di visione ma contribuisce a sottolineare l’intensità emotiva e l’azione spettacolare che caratterizzano il film.

Nel contesto dei film di “Dragon Ball Z”, “Il destino dei Saiyan” si colloca tra “Dragon Ball Z: Lord Slug” e “Dragon Ball Z: The Return of Cooler”, stabilendo un legame narrativo e tematico con le pellicole che lo precedono e lo seguono. Questa posizione cronologica ne fa un tassello fondamentale all’interno della saga, rappresentando non solo un momento di divertimento puro ma anche un’occasione di riflessione sulle dinamiche di potere e sul significato dell’eroismo nel mondo di “Dragon Ball”.

La storia

In una galassia lontana, dove le stelle brillano come speranze infrante, la saga dei Saiyan si intreccia con il destino di guerrieri valorosi e tiranni spietati. La storia è tessuta con fili di coraggio e vendetta, di eroismo e sacrificio. Questa è la leggenda di “Dragon Ball Z: Il destino dei Saiyan”, un racconto che supera i confini dell’immaginazione.

Una volta, in un tempo sospeso tra i battiti dell’universo, il malvagio Freezer distrusse il pianeta Vegeta, culla dei Saiyan, ignaro che una navicella sfuggiva alla sua furia, portando verso la Terra un infante destinato a diventare leggenda: Son Goku. Gli occhi vigili di Cooler, fratello maggiore di Freezer, osservarono l’evento, decidendo con disprezzo di lasciare andare la navicella, un segno del fallimento di suo fratello.

Gli anni divennero decadi, e Goku, cresciuto tra gli umani, si erge come baluardo contro il male, sconfiggendo Freezer in una battaglia epica su Namecc. Questo atto di sfida scuote l’universo, richiamando l’attenzione vendicativa di Cooler, che, desideroso di ripristinare l’onore della sua famiglia, si dirige verso la Terra con i suoi fedeli scagnozzi: Salza, Neiz e Dore.

Sulla Terra tranquilla, un’ombra scende improvvisa. Cooler e le sue forze lanciano un attacco brutale contro Goku e i suoi amici durante una gita campestre. Goku, nel tentativo di proteggere suo figlio Gohan, subisce ferite gravi da un colpo energetico di Cooler. La situazione sembra disperata, ma la speranza brilla tenace come una stella cadente.

Gohan, nel suo coraggioso tentativo di salvare il padre, viaggia per ottenere i magici fagioli Senzu, capaci di guarire ogni ferita. Ma il destino è un labirinto di sfide, e il giovane guerriero viene catturato dagli scagnozzi di Cooler. Solo l’intervento tempestivo di Piccolo, guerriero dal cuore nobile, gli permette di sfuggire e portare la salvezza a suo padre.

Goku, risanato, si confronta con la malvagità incarnata di Cooler, che rivela una trasformazione che supera ogni immaginazione, rendendolo un avversario formidabile. Ma nel cuore di Goku arde un fuoco inestinguibile, un potere che trascende il limite dei Saiyan: la trasformazione in Super Saiyan. Con questa nuova forza, Goku sfida le leggi dell’universo, in una battaglia che decide il destino della Terra.

Cooler, nella sua arroganza, scatena una Supernova con l’intento di cancellare ogni traccia di vita. Ma Goku, con uno spirito indomito, rilancia l’attacco contro il tiranno, catapultandolo verso il sole. Nell’ultimo suo respiro, Cooler comprende l’errore del suo giudizio, riconoscendo in Goku il Saiyan che aveva un tempo risparmiato.

La vittoria di Goku è un inno alla vita, ma è una vittoria costata cara. Mentre i suoi amici lo circondano, celebrando il trionfo, la minaccia di Salza riemerge, solo per essere spazzata via dall’intervento di Piccolo, l’eterno protettore.

E così, la saga di “Il destino dei Saiyan” si conclude con un cielo che torna sereno, testimone silente di una battaglia che ha attraversato le ere. Goku e i suoi amici, legati da un destino più forte di qualsiasi stella, guardano verso l’orizzonte, pronti per le prossime avventure che l’universo ha in serbo per loro. Questa è la storia di coraggio, di amicizia, di un eroe che ha sfidato il destino stesso per proteggere la sua casa, la Terra. Una storia che verrà raccontata per generazioni, un’epopea di “Dragon Ball Z” che risuona attraverso il tempo e lo spazio.

Personaggi

Nel cuore pulsante dell’universo di “Dragon Ball Z”, dove il destino intreccia le vite di eroi e tiranni, emergono figure indimenticabili, ognuna portatrice di una storia unica, vibrante di potere e ambizione. Tra queste, spiccano Cooler e i suoi fedeli guerrieri, personaggi che incarnano la complessità dell’universo creato da Akira Toriyama. Ecco una panoramica dei personaggi che popolano il film “Dragon Ball Z: Il destino dei Saiyan”.

Cooler, il fulcro oscuro di questa epopea, è il fratello maggiore di Freezer, figura emblematica dell’universo di “Dragon Ball Z”. La sua presenza impone rispetto e terrore: simile nell’aspetto a Freezer nella sua forma finale, Cooler si distingue per la sua pelle di un viola profondo, simbolo della sua regalità e freddezza. Al di là delle somiglianze fisiche con il fratello, Cooler si rivela un antagonista di calibro superiore, non solo per la sua intelligenza tattica e serietà nel gestire i conflitti, ma anche per la sua capacità di non farsi accecare dall’ego. La sua forza, capace di raggiungere i vertiginosi livelli di combattimento di 470 milioni, è accresciuta da trasformazioni che lo rendono un avversario quasi insuperabile. Nel suo cuore, il nome “Cooler” risuona come un gioco di parole sul freddo, un richiamo alla sua natura glaciale e al suo legame con le forze più oscure dell’universo.

Sauzer, capo degli scagnozzi di Cooler, è l’incarnazione della lealtà e della forza. Il suo aspetto, quello di un giovane uomo dalla pelle celeste, nasconde un guerriero formidabile, il cui livello di combattimento supera quello della temuta Squadra Ginew. Sauzer, armato di una lama di energia capace di fendere qualsiasi materia, è il più abile tra i soldati d’élite di Cooler. La sua intelligenza e velocità lo rendono un nemico temibile, un generale sul campo di battaglia che guida con fermezza e determinazione. Nonostante la sua caduta per mano di Piccolo, il suo nome, un richiamo al Thousand Island dressing, resta impresso nella memoria come simbolo della sua unicità e del suo potere.

Dore, guerriero imponente con la pelle verde e lunghi capelli neri, è una forza della natura. La sua stazza, paragonabile a quella di Hulk, cela un guerriero dal cuore ardente e dalla forza bruta incommensurabile. Sebbene il suo livello di combattimento lo renda teoricamente il più potente del trio, Dore si dimostra vulnerabile di fronte all’astuzia e alla potenza di Piccolo. La sua ricerca implacabile di Goku e Gohan, una caccia che lo porta a devastare intere foreste, è un testamento della sua determinazione e del suo ruolo di fedele servitore di Cooler. Il suo nome, evocativo di condimenti, aggiunge un tocco di ironia al suo personaggio, un guerriero fiero ma destinato a una fine tragica.

Neize, l’alieno dalla pelle color rosso mattone, è l’immagine della versatilità e dell’adattabilità. Slanciato e capace di ritrarsi in sé stesso come una tartaruga, Neize combina agilità e un arsenale di tecniche speciali che lo rendono un avversario formidabile. Nonostante sia il più debole del gruppo, la sua capacità di mettere in difficoltà Piccolo testimonia la sua pericolosità. La sua tecnica di scarica elettrica violacea, un’arma letale capace di immobilizzare e distruggere, è il marchio di un guerriero senza paura. Tuttavia, anche Neize incontra il suo destino per mano di Piccolo, suggellando il suo ruolo in questa epica battaglia. Il suo nome, derivato dalla parola giapponese per “maionese”, aggiunge un ulteriore strato di profondità al tessuto narrativo di “Dragon Ball Z”, intrecciando potere e destino in un racconto indimenticabile.

Scheda tecnica

  • Titolo Originale: ドラゴンボールZ とびっきりの最強対最強 (Doragon Bōru Z: Tobikkiri no saikyō tai saikyō)
  • Lingua Originale: Giapponese
  • Paese di Produzione: Giappone
  • Anno di Produzione: 1991
  • Durata: 48 minuti
  • Rapporto: 1,37:1
  • Genere: Animazione, Azione, Fantastico
  • Regia: Mitsuo Hashimoto
  • Sceneggiatura: Takao Koyama
  • Produttori Esecutivi: Chiaki Imada, Rikizō Kayano
  • Casa di Produzione: Toei Animation
  • Distribuzione in Italiano: Terminal Video Italia
  • Direttore della Fotografia: Masatoshi Fukui
  • Montaggio: Shinichi Fukumitsu
  • Effetti Speciali: Nobuhiro Shimokawa
  • Musiche: Shunsuke Kikuchi
  • Art Director: Masazumi Matsumiya
  • Character Design: Minoru Maeda
  • Animatori Principali: Minoru Maeda
  • Team degli Sfondi: Masuo Nakayama, Chigusa Yokoyama, Kyōko Matsunaga, Kazumi Chiba, Tetsuhiro Shimizu, Kazuhiko Suzuki, Junichi Taniguchi, Eiko Sawada, Dai Ōta, Tadami Shimokawa

Doppiatori Originali:

  • Masako Nozawa: Son Goku, Son Gohan, Bardack
  • Ryūsei Nakao: Cooler, Freezer
  • Toshio Furukawa: Piccolo
  • Mayumi Tanaka: Crilin
  • Kōhei Miyauchi: Maestro Muten
  • Naoki Tatsuta: Olong
  • Naoko Watanabe: Chichi
  • Ichirō Nagai: Karin
  • Shō Hayami: Sauzer
  • Masato Hirano: Neize
  • Masaharu Satō: Dore

Doppiatori Italiani:

  • Andrea Ward: Son Goku
  • Maurizio Reti: Cooler
  • Alessio De Filippis: Son Gohan
  • Piero Tiberi: Piccolo
  • Davide Lepore: Crilin
  • Oliviero Dinelli: Maestro Muten
  • Fabrizio Mazzotta: Olong
  • Barbara De Bortoli: Chichi
  • Vittorio Stagni: Karin
  • Enzo Avolio: Neize, Freezer
  • Giorgio Locuratolo: Sauzer
  • Giuliano Santi: Dore
  • Angelo Maggi: Bardack

Ridoppiaggio (2003):

  • Paolo Torrisi: Son Goku
  • Claudio Moneta: Cooler
  • Patrizia Scianca: Son Gohan
  • Alberto Olivero: Piccolo (Junior)
  • Marcella Silvestri: Crilin (Crili)
  • Mario Scarabelli: Maestro Muten (Genio delle tartarughe di mare), Narratore
  • Riccardo Peroni: Olong (Oscar)
  • Elisabetta Spinelli: Chichi
  • Pietro Ubaldi: Karin (Balzar)
  • Luca Bottale: Sauzer
  • Pino Pirovano: Neize
  • Fabio Mazzari: Dore
  • Marco Balzarotti: Bardack
  • Gianfranco Gamba: Freezer

Questa scheda tecnica del film “Dragon Ball Z: Il destino dei Saiyan” offre uno sguardo dettagliato sulle principali caratteristiche della produzione, dagli aspetti tecnici e artistici ai talenti dietro le quinte e davanti al microfono, sia nella versione originale giapponese sia in quella italiana, evidenziando l’importanza di questo capolavoro nell’ambito dell’animazione giapponese e del suo impatto culturale a livello globale.

Gianluigi Piludu

Autore di articoli, illustratore e grafico del sito www.cartonionline.com

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