Fantasia – il film di animazione Disney del 1940

Fantasia – il film di animazione Disney del 1940

Fantasia è ben più di un film d’animazione; è una vera e propria sinfonia visiva che ha infranto i confini tra il mondo classico della musica e l’innovativo universo dell’animazione. Prodotto e distribuito da Walt Disney Productions nel 1940, questo film antologico ha segnato un punto di svolta nel cinema d’animazione e continua a incantare generazioni con la sua fusione armoniosa di immagini e suoni.

La Genesi del Progetto

Nato dall’idea di rivitalizzare il personaggio di Topolino attraverso il cortometraggio “L’Apprendista Stregone”, il progetto Fantasia si è presto evoluto in qualcosa di più grande. Walt Disney, insieme a Ben Sharpsteen, Joe Grant e Dick Huemer, ha compreso che i costi crescenti del cortometraggio non avrebbero potuto essere recuperati con un semplice film breve. Così è nato il concept di un film lungometraggio che accostasse una serie di segmenti animati a celebri pezzi di musica classica.

Innovazione Tecnologica e Sonora

Uno degli aspetti più rivoluzionari di Fantasia fu l’uso del Fantasound, un sistema sonoro sviluppato in collaborazione con la RCA. Grazie a questo, Fantasia diventò il primo film commerciale ad essere proiettato in stereo, ponendo le basi per il futuro surround sound. La direzione musicale affidata a Leopold Stokowski e le performance dell’Orchestra di Philadelphia hanno reso il film una pietra miliare nella storia del cinema.

Accoglienza e Impatto Culturale

Sebbene il film sia stato accolto con entusiasmo dalla critica, gli ostacoli economici legati alla Seconda Guerra Mondiale e i costi elevati di produzione hanno impedito a Fantasia di raggiungere un successo immediato al botteghino. Tuttavia, nel corso degli anni, il film è stato rivalutato e oggi è considerato uno dei più grandi film d’animazione di tutti i tempi. L’American Film Institute lo ha inserito nella sua lista dei 100 migliori film americani e nel 1990 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Library of Congress.

Eredità e Sequel

Fantasia è andato ben oltre la sua incarnazione cinematografica. Con un sequel, Fantasia 2000, giochi video, attrazioni a Disneyland e una serie di concerti dal vivo, l’opera ha dimostrato una vitalità senza tempo.

Il Programma Musicale: Una Danza Visiva e Sonora tra Classico e Fantasia

Introduzione e Apertura

Il film si apre con una serie di scene in live action dove i membri dell’orchestra si radunano su uno sfondo blu, accordando i loro strumenti in un gioco di luci e ombre. Il Maestro delle Cerimonie, Deems Taylor, fa il suo ingresso sul palco, introducendo il programma musicale che seguirà.

Toccata e Fuga in Re Minore di Johann Sebastian Bach

In questo segmento, la realtà si dissolve in immagini astratte. L’orchestra, illuminata in tonalità di blu e oro, sfuma in linee e forme animate che danzano seguendo il ritmo e il suono del capolavoro di Bach.

Lo Schiaccianoci di Pyotr Ilyich Tchaikovsky

Qui, la musica diventa il contorno di una natura in continuo mutamento: dall’estate all’autunno, fino all’arrivo dell’inverno. Ballerine fatate, pesci, fiori, funghi e foglie si muovono sulle note di celebri danze come “La Danza della Fata Confetto” e “Il Valzer dei Fiori”.

L’Apprendista Stregone di Paul Dukas

Basato sul poema di Goethe “Der Zauberlehrling”, questo segmento vede Topolino nei panni del giovane apprendista di uno stregone, Yen Sid. Intriso di magia e malizie, il segmento offre un’avventura in cui il protagonista si trova a dover domare incantesimi che hanno preso vita propria.

La Sagra della Primavera di Igor Stravinsky

Una visione epica della storia della Terra e delle sue prime forme di vita, che culmina nell’era dei dinosauri. Un racconto visivo che progredisce dalla formazione del pianeta fino alla sua evoluzione, accompagnato dalla possente colonna sonora di Stravinsky.

Intermezzo e Incontro con la Colonna Sonora

Dopo un breve intervallo, una sessione di jazz dà il via alla seconda parte del film. Viene poi presentato un divertente e stilizzato segmento che dimostra come il suono viene reso sul film, attraverso un personaggio animato che rappresenta la traccia sonora.

Sinfonia Pastorale di Ludwig van Beethoven

In questo segmento, veniamo trasportati in un mondo mitologico Greco-Romano, popolato da centauri colorati, cuori, fauni e altre figure della mitologia classica. Il tutto culmina in un festival in onore di Bacco, interrotto dall’intervento divino di Zeus.

Danza delle Ore di Amilcare Ponchielli

Questo è un balletto comico in quattro sezioni, ciascuna interpretata da un diverso gruppo di animali, dalle struzzi all’ippopotama, dagli elefanti agli alligatori. Una conclusione spettacolare trova tutti i personaggi in una danza frenetica.

Notte sul Monte Calvo di Modest Mussorgsky e Ave Maria di Franz Schubert

Nell’ultimo segmento, al suono della mezzanotte, il diavolo Chernabog risveglia gli spiriti malvagi e le anime irrequiete dai loro sepolcri per un’orgia di male e corruzione. Con l’alba, il suono di un campanello Angelus disperde le ombre e una processione di monaci canta l’Ave Maria, portando speranza e redenzione.

Produzione

Nella seconda metà degli anni ’30, Walt Disney si trovò ad un bivio creativo. Topolino (Mickey Mouse), il personaggio animato che aveva reso Disney famoso, stava attraversando un calo di popolarità. Con la sua visione avanguardistica, Disney iniziò a cullare un’idea audace: unire l’arte dell’animazione alla musica classica in un progetto ambizioso che avrebbe potuto rivoluzionare entrambi i mondi.

Topolino apprendista stregone

Tutto iniziò con “L’apprendista stregone”, un cortometraggio progettato come opera autonoma con Topolino nel ruolo principale, ispirato al poema di Goethe e musicato da Paul Dukas. Disney ebbe la fortuna di incontrare Leopold Stokowski, direttore della Philadelphia Orchestra, con cui condivise la sua visione rivoluzionaria. Stokowski non solo si offrì di dirigere l’orchestra gratuitamente, ma condivise anche idee innovative sul colore degli strumenti che avrebbero potuto essere perfetti per l’animazione.

I problemi economici del film

La realtà economica, tuttavia, iniziò a pesare sul progetto. I costi di produzione di “L’apprendista stregone” salirono a cifre insostenibili, portando Disney e suo fratello Roy, responsabile delle finanze dello studio, a considerare di ampliare il progetto in un lungometraggio. Roy era preoccupato, ma Disney vide una opportunità: creare un concerto visivo fatto di numeri separati, qualcosa di nuovo e di alta qualità.

La selezione dei brani

La selezione dei brani per il nuovo film, inizialmente intitolato “The Concert Feature”, divenne un processo collaborativo che coinvolse critici musicali, compositori e addetti ai lavori dello studio Disney. Deems Taylor, noto critico musicale, venne coinvolto per introdurre ogni segmento del film, fornendo un ulteriore strato di autorevolezza e affascinante contestualizzazione.

Alcune idee furono scartate e altre modificate. Per esempio, una sezione basata su “Cydalise et le Chèvre-pied” di Gabriel Pierné fu sostituita da sezioni della sesta sinfonia di Beethoven, scatenando un dibattito interno su quanto lontano Disney potesse allontanarsi dalle intenzioni originali dei compositori.

Il cambio del titolo

Il titolo del film passò da “The Concert Feature” a “Fantasia”, un nome che ben rappresentava l’ambizione e la portata del progetto. Con “Fantasia”, Disney puntava a fare qualcosa di più grande di qualsiasi cosa avesse fatto prima: voleva che la musica fosse il protagonista, e che le immagini fossero al servizio della musica, e non il contrario. Era un tentativo audace di portare la musica classica a un pubblico più vasto, un pubblico che, come lo stesso Disney ammise, avrebbe normalmente “ignorato questo tipo di roba”.

In questo modo, “Fantasia” divenne non solo un punto di svolta nella storia dell’animazione, ma anche un esperimento nel presentare la musica classica in un formato accessibile e coinvolgente, creando un’esperienza multimediale che rimane ineguagliata ancora oggi.

Fantasia: L’Odissèa Della Distribuzione – Dal Roadshow ai Format Digitali

Fantasia è un capolavoro dell’animazione che ha attraversato i decenni, ma come è arrivato alle sale? Scopriamo la storia della distribuzione di Fantasia, dal roadshow del 1940 ai format digitali.

Roadshow: Il Lancio di Fantasia nel 1940

Nel 1940, Walt Disney prese una strada non convenzionale per la distribuzione di Fantasia. Rilasciato come una limited-run roadshow attraction, il film fece il suo debutto nel famoso Broadway Theatre a New York. Con installazioni di Fantasound all’avanguardia, il film divenne un evento mondano, e i biglietti erano così richiesti che otto operatori telefonici furono assunti solo per gestire la domanda.

Altri Roadshows e Risultati Commerciali

Dopo l’apertura a New York, altre dodici città degli Stati Uniti accolsero Fantasia. Nonostante l’entusiasmo iniziale, i costi elevati di produzione e installazione del Fantasound fecero sì che Disney superasse i limiti di prestito, complicando la situazione finanziaria dello studio.

Seconda Guerra Mondiale: Un Ostacolo Inaspettato

L’inizio della Seconda Guerra Mondiale interruppe i piani per un’ulteriore distribuzione, soprattutto in Europa, che rappresentava una parte significativa delle entrate dello studio. Questo rallentò ulteriormente il successo commerciale del film.

Riedizioni e Riduzioni: 1942-1963

Durante questo periodo, RKO assunse la responsabilità della distribuzione generale. Il film subì tagli significativi, spesso contro il volere di Disney. Tuttavia, una riedizione del 1969, commercializzata come esperienza psichedelica, iniziò a portare profitto al film.

La Rivoluzione Digitale: Anni ’80 e Oltre

Nel 1982, la colonna sonora del film fu rinnovata digitalmente, e nel 1990 Fantasia fu sottoposto a un restauro di due anni. Le edizioni su VHS e DVD seguiranno, solidificando il suo posto come classico intramontabile.

Ricezione e Critica di Fantasia: Un Capolavoro che Divide

Fantasia, il rivoluzionario film d’animazione del 1940, ha segnato un punto di svolta nella storia del cinema e della musica. Alla sua anteprima al Carthay Circle Theatre, grandi nomi come Shirley Temple e Cecil B. DeMille erano presenti tra gli spettatori, segno che questo non era un film comune. Edwin Schallert del Los Angeles Times, che partecipò alla premiere, definì il film “courageous beyond belief”, mettendo in evidenza l’applauso scrosciante che riempì la sala. Ma non tutti furono d’accordo con questa lode.

Applausi e Critiche

Isabel Morse Jones, critico musicale, esaltò la colonna sonora, definendola “un sogno di un concerto sinfonico”. Peyton Boswell dell’Art Digest lo chiamò “un’esperienza estetica mai da dimenticare”. Tuttavia, dalla comunità della musica classica, vennero voci discordanti. Igor Stravinsky, l’unico compositore vivente la cui musica fu inserita in Fantasia, criticò pesantemente l’arrangiamento e l’esecuzione della sua opera. Altri critici musicali, come Olin Downes del The New York Times, pur apprezzando la qualità del suono, trovarono che il film distruggeva o danneggiava le partiture originali.

Accoglienza Moderna

Decenni dopo la sua uscita, Fantasia continua a ricevere recensioni positive. Su Rotten Tomatoes, ha una valutazione dell’95% basata su 56 recensioni, con un punteggio medio di 8.6 su 10. Roger Ebert lo ha definito un film che “spinge i limiti del possibile”, mentre la rivista Empire gli ha assegnato solo due stelle su cinque, sottolineando la sua natura discontinua.

Premi e Onorificenze

Nel 1940, Fantasia si è classificato al quinto posto nella categoria Top Ten Films del National Board of Review Awards e ha vinto un premio speciale al New York Film Critics Circle Awards. E’ stato anche selezionato per la conservazione nel Registro Nazionale dei Film degli Stati Uniti nel 1990, segno della sua importanza culturale e storica.

Controversie e Questioni Legali

Nonostante l’acclamazione, il film ha avuto la sua parte di controversie. Mark S. Tutelman, un agente pubblicitario di Filadelfia, ha intentato una causa per violazione di copyright nel 1939, affermando che l’idea originale del film proveniva da lui; la causa fu poi respinta. Anche la Philadelphia Orchestra Association ha intentato una causa contro la Disney nel 1992, riguardo ai diritti sulle vendite del film; il caso fu risolto fuori dal tribunale nel 1994.

In conclusione, Fantasia rimane una pietra miliare nel mondo del cinema e della musica, nonostante le controversie e le opinioni contrastanti. È un film che ha diviso le opinioni ma che ha indiscutibilmente lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte visiva e sonora.

Scheda tecnica

Diretto da

  • Samuel Armstrong
  • James Algar
  • Bill Roberts
  • Paul Satterfield
  • Ben Sharpsteen
  • David D. Hand
  • Hamilton Luske
  • Jim Handley
  • Ford Beebe
  • T. Hee
  • Norman Ferguson
  • Wilfred Jackson

Sceneggiatura

  • Joe Grant
  • Dick Huemer

Prodotto da

  • Walt Disney
  • Ben Sharpsteen

Interpretato da

  • Leopold Stokowski
  • Deems Taylor

Narrato da

  • Deems Taylor

Direttore della Fotografia

  • James Wong Howe

Colonna Sonora

  • Vedi programma

Casa di Produzione

  • Walt Disney Productions

Distribuito da

  • RKO Radio Pictures

Data di Uscita

  • 13 Novembre 1940

Durata

  • 126 minuti

Paese di Produzione

  • Stati Uniti d’America

Lingua Originale

  • Inglese

Budget

  • $2,28 milioni

Incasso al Botteghino

  • Tra $76,4 e $83,3 milioni (Stati Uniti e Canada)

Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Fantasia_(1940_film)

Gianluigi Piludu

Autore di articoli, illustratore e grafico del sito www.cartonionline.com